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Pirateria audiovisiva, Crimi (M5S) ‘Criminalità che mette a repentaglio posti di lavoro e un’intera industria’

La pirateria audiovisiva e online è una seria minaccia per l’intera industria culturale e creativa, ma soprattutto è un fenomeno dietro cui ormai, sempre più spesso, si celano gruppi criminali che con il mito romantico dei pirati c’entrano ben poco.

Nei giorni scorsi, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’editoria, Vito Crimi, ha dichiarato in un post sul suo account ufficiale di Facebook: “Gli effetti della pirateria sono disastrosi, non solo per le imprese ma anche l’intera economia italiana: una recente indagine IPSOS ha evidenziato mancati incassi per oltre 600 milioni di euro, un danno complessivo stimato in oltre 1 miliardo di euro e 5.700 posti di lavoro andati in fumo”.

In particolare, si legge nel post, nel nostro Paese “è allarmante il fenomeno delle IPTV, che trasmettono illegalmente i contenuti di canali tv in streaming su internet. Con tanto di decoder pirata che consente la ricezione del segnale: è il cosiddetto “pezzotto”, balzato recentemente alla ribalta grazie alle inchieste delle Iene. Non esistono numeri certi, ma si stima che in Italia circa 2 milioni di persone utilizzino questa forma di pirateria. Dietro tutto questo c’è una mentalità criminale, e molto spesso a tirare le redini è proprio la criminalità organizzata, che attraverso questi sistemi illegali accumula ancor più ricchezza e potere”.

La dichiarazione di Crimi è arrivata in occasione dell’incontro tra il Sottosegretario e i rappresentanti della Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali (FAPAV): “Con il Segretario Generale Federico Bagnoli Rossi abbiamo approfondito il tema della tutela della creatività e delle opere, della proprietà intellettuale e del diritto d’autore, con particolare riferimento alla produzione audiovisiva e alla pirateria”.

Sul tema delle IPTV illegali, il 29 novembre prossimo, FAPAV, in collaborazione con la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, ha organizzato a Roma un seminario dal titolo: “La galassia delle IPTV illegali. Sport, eventi live e contenuti audiovisivi.

Dinnanzi a questo panorama criminale e di aperta violazione del copyright, ha precisato Crimi, “la condanna, la repressione e la punizione servono fino ad un certo punto. In questo mare di film, canzoni e contenuti multimediali rubati, non dobbiamo soltanto perseguire e punire, ma anche far comprendere gli effetti e i danni provocati da chi si rende complice dell’illegalità diffusa”.

Ogni volta che si compie un atto di pirateria, ha spiegato il Sottosegretario, “c’è un’industria, quella audiovisiva, che viene colpita gravemente. E perde pezzi. Ci sono aziende e imprese che arrivano a chiudere per la riduzione del fatturato, lavoratori che perdono il lavoro, idee e creatività distrutte, bruciate, azzerate”.

L’ultima parte del messaggio del parlamentare del Movimento 5 Stelle si focalizza in special modo sul danno economico e sociale di una pratica del genere: “Non fidiamoci di chi diffonde a prezzo ribassato o addirittura gratuitamente ciò che appartiene ad altri, la loro proprietà intellettuale e il frutto del loro lavoro. È nostro dovere valorizzare un’industria che da voce alla creatività di artisti e autori. È nostro dovere difendere le tante professionalità che ogni giorno ci lavorano e l’aiutano a crescere. Non fidiamoci di chi la sta distruggendo. Diventiamo complici dei creativi, non dei pirati”.

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