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Pil, l’Onu cerca nuovo indice per il benessere. Nel gruppo di esperti l’italiano Enrico Giovannini

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Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha formato un Gruppo di esperti di alto livello per andare oltre il Pil ed elaborare una nuova misura di valutazione del benessere. Dentro anche il direttore scientifico dell’ASviS, l’italiano Enrico Giovannini.

Il Prodotto interno lordo (Pil) è stato per decenni il principale indicatore utilizzato dai governi e dalle istituzioni internazionali per misurare la prosperità economica di un paese. Si tratta del valore complessivo dei beni e dei servizi finali prodotti in un dato periodo di tempo, generalmente un anno, all’interno di uno Stato.

Tuttavia, nonostante la sua utilità nel quantificare la performance economica, il PIL presenta gravi limiti quando si tratta di misurare il benessere reale di una popolazione. Esclude completamente fattori essenziali quali la qualità dell’ambiente, l’equità sociale, la salute mentale, il benessere psicofisico e la sostenibilità a lungo termine.
Anzi, in alcuni casi, può addirittura includere attività economicamente produttive ma socialmente dannose, come la deforestazione o l’inquinamento industriale, contribuendo così a una rappresentazione distorta della “ricchezza” di una nazione.

Oltre il Pil, una svolta necessaria

Proprio per affrontare questa disconnessione tra sviluppo economico e benessere umano, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha annunciato la formazione di un Gruppo indipendente di esperte ed esperti di alto livello, con l’obiettivo di ridefinire il modo in cui il benessere viene misurato a livello globale.

Questa iniziativa si colloca nel quadro degli impegni dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile e del nuovo Patto sul futuro, e nasce dalla consapevolezza, sempre più diffusa, che “il benessere delle persone e del pianeta deve essere al centro di ciò che misuriamo e valutiamo”, come ha sottolineato lo stesso Guterres.

Il contributo italiano con Enrico Giovannini

Tra i 14 membri del gruppo di alto livello, l’Italia è rappresentata da Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, una delle voci più autorevoli a livello mondiale sul tema del benessere “oltre il PIL”.

Già Chief statistician dell’OCSE, presidente dell’ISTAT, ministro e oggi punto di riferimento del dibattito pubblico nazionale e internazionale sulla sostenibilità, Giovannini è stato tra i primi a promuovere la necessità di adottare indicatori multidimensionali per misurare il progresso di una società. La sua partecipazione a questo gruppo conferisce grande prestigio al contributo italiano e rafforza il ruolo dell’ASviS quale piattaforma avanzata per la promozione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs).

Qui la lista completa dei membri:
• Assem Algursan
• Kaushik Basu (co-presidente)
• Martine Durand
• Haishan Fu
• Enrico Giovannini
• Carol Graham
• Naila Kabeer
• Damien King
• Nora Lustig (co-presidente)
• Pham Khanh Nam
• Mavis Owusu-Gyamfi
• Mari Pangestu
• Joseph E. Stiglitz
• Leonard Wantchekon

Gli altri protagonisti e la direzione dei lavori

Il Gruppo sarà guidato da due copresidenti di grande esperienza: Kaushik Basu, ex capo consigliere economico del governo indiano, e Nora Lustig, economista di fama internazionale. Tra gli altri membri illustri spicca anche il premio Nobel Joseph Stiglitz, noto per il suo impegno nel riformare i paradigmi economici tradizionali.

Il lavoro del team sarà quello di definire nuovi parametri e strumenti di misurazione che possano affiancare – e in parte superare – il PIL, fornendo una lettura più completa e fedele delle condizioni di vita delle persone, della salute degli ecosistemi, e delle prospettive di sviluppo sostenibile.

Un cambio di mentalità per un futuro sostenibile

Questa iniziativa non potrebbe essere più tempestiva”, ha affermato Antonio Guterres, ricordando come ogni giorno “assistiamo alle conseguenze della nostra incapacità di bilanciare le dimensioni economica, sociale e ambientale dello sviluppo”. L’obiettivo finale è un cambio di paradigma nella definizione delle politiche pubbliche: “misurare ciò che conta davvero per reindirizzare le priorità di investimento e governance verso un futuro equo e sostenibile”.

L’attuale “anacronismo dannoso” alla base delle politiche economiche – ovvero la fiducia cieca nel PIL come unico faro guida – deve lasciare spazio a una visione più olistica e giusta del progresso.

Il lavoro del nuovo gruppo ONU rappresenta un passaggio cruciale per trasformare la teoria dello sviluppo sostenibile in pratica istituzionale. Con Enrico Giovannini tra i protagonisti, l’Italia può giocare un ruolo da protagonista nella ridefinizione dei fondamenti economici del XXI secolo. È il momento di cambiare i numeri con cui interpretiamo il mondo, per costruire un futuro in cui il benessere delle persone e del pianeta siano davvero al centro.

L’avevamo incontrato a Roma lo scorso mese in occasione della manifestazione “Impatta Disrupt è il Festival italiano dell’Innovability!”, espressione del Think Tank Impatta, ideato e gestito da Earth Day Italia, di cui Key4biz è stata media partner. Nel suo intervento aveva detto: “Se noi non innoviamo profondamente il nostro tempo, non riusciremo a raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti, cioè ad esempio realizzare la nostra Costituzione, il trattato dell’Unione europea e allo stesso tempo realizzare l’Agenda 2030, probabilmente l’accordo più alto della storia per lavorare tutti assieme al futuro dell’Umanità. 
Pensare in modo nuovo è il cuore del cambiamento e dell’innovazione“.

In corso in Italia il Festival dello Sviluppo Sostenibile

In questi giorni è in corso in tutta Italia la nona edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile dell’Asvis, di cui Giovannini è co-fondatore.

L’appuntamento, ormai riconosciuto a livello nazionale e internazionale, che coinvolge istituzioni, imprese, università, scuole, organizzazioni della società civile, media, cittadine e cittadini in un confronto ampio e costruttivo, rappresenta la più grande iniziativa del suo genere dedicata alla promozione della sostenibilità economica, sociale, ambientale e istituzionale.  

Come nelle passate edizioni, il Festival si svolge nell’arco di 17 giorni, tanti quanti sono gli Obiettivi dell’Agenda 2030, con una serie di 20 incontri principali organizzati dall’ASviS nelle sette tappe di Milano, Genova, Venezia, Torino, Bologna, Napoli e Roma a cui si aggiungono centinaia iniziative per tutto il mese di maggio.

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