L’ascesa dei BRICS
Il gruppo di Paesi fino ad oggi chiamato BRICS (acronimo per Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) rappresenta complessivamente una quota del 29% del prodotto interno lordo (Pil) mondiale, equivalente a più di 30 trilioni di dollari.
Da gennaio 2024 il gruppo si è allargato a Emirati Arabi Uniti, Egitto, Arabia Saudita, Iran, Etiopia e Argentina. Inutile dire che si tratta di un fronte economico, politico e finanziario di enorme capacità geopolitica di redistribuire il potere su scala globale, oggi già visibile, in futuro sempre più insidiosa per l’altro grande fronte, per certi versi analogo, composto dai Paesi del G7.
L’egemonia del G7
Paesi del G7 (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti) che mettono assieme una quota del 43% PIL mondiale, cioè più o meno 46 trilioni di dollari, secondo i nuovi dati del Fondo monetario internazionale riferiti al 2023.
Tra i BRICS è la Cina il Paese campione, con un PIL pari a 19,4 trilioni di dollari, mentre tra i G7 troviamo gli Stati Uniti come Paese leader, con 26,9 trilioni di dollari di PIL.
Paesi del G7 per PIL nel 2023
- USA 26,9 trilioni di dollari (25% del PIL globale)
- Giappone 4,4 trilioni di dollari (4%)
- Germania 4,3 trilioni di dollari (4%)
- Gran Bretagna 3,2 trilioni di dollari (3%)
- Francia 2,9 trilioni di dollari (3%)
- Italia 2,2 trilioni di dollari (2%)
- Canada 2,1 trilioni di dollari (2%)
Paesi BRICS per PIL nel 2023
- Cina 19,4 trilioni di dollari (10% del PIL globale)
- India 3,7 trilioni di dollari (4%)
- Brasile 2,1 trilioni di dollari (2%)
- Russia 2,1 trilioni di dollari (2%)
- Sudafrica 0,4 trilioni di dollari (0,4%)
Da gennaio 2024 anche Emirati Arabi Uniti, Egitto, Arabia Saudita, Iran, Etiopia e Argentina, per complessivi 3,1 trilioni di dollari (circa il 3,2%)
Il futuro è dei BRICS?
Secondo uno studio di Goldman Sachs, molti dei Paesi BRICS hanno un tasso di crescita economico molto più alto dei Paesi del G7, motivo per cui si stima che entro il 2050 la crescita del PIL dei primi sarà del +189% contro un +50% dei secondi.
Prova ne sono il PIL dell’Etiopia che è atteso crescere del +1.170% entro la metà del secolo, o l’Egitto, con un +635%. Lo studio di Goldman Sachs non esclude che entro il 2050, appunto, i BRICS potrebbero superare il G7 in termini di PIL, anche solo per l’aggiunta di altre economie in forte crescita nel Sud del mondo.