LA RECENSIONE

Piccoli colpi di fortuna – Claudia Piñeiro

a cura di Carlo Macchitella |

Prima di parlare del libro di oggi vorrei, contrariamente alle mie abitudini, sconsigliare l’acquisto e la lettura di un libro. Un appello questo rivolto in particolar modo a quei tanti che, come me, hanno amato “La melodia di Vienna” di Ernst Lothar. “Sotto un sole diverso” dello stesso autore ed uscito in questo i giorni per E/O Edizioni è da evitare, proprio perché è giusto che di questo scrittore austriaco rimanga il ricordo di quel meraviglioso libro. Un ricordo che non deve essere offuscato da un libro come questo, scritto male forse tradotto peggio, e che, comunque, è un insieme di luoghi comuni, battute scioviniste e brutte cartoline.

La protagonista di “Piccoli colpi di fortuna” l’ ultimo libro di Claudia Piñeiro, si chiama Marilè, Mary, Mary Ellen. Tre nomi per ricordare le sue tre vite e evidenziare che è, ovviamente, una donna fratta e, soprattutto, che è una donna che ha subito un danno,ma, come sostiene Robert, l’uomo che prima l’ha fatta convivere col dolore e poi le ha fatto ritrovare il senso della vita, un danno si può riparare. E l’ultimo regalo di Robert arriva dopo la sua morte ed ha l’obiettivo di riparare definitivamente quel danno.

E per questo la rimanda per motivi di lavoro a Buenos Aires lì dov’era nata e da dove vent’anni prima era scappata a seguito di una tragedia orrenda di cui era stata la colpevole protagonista. Una storia commovente e che non ti lascia mai, che oscilla tra il suspense e la continua ricerca, più intima, del senso della vita, della solitudine, dell’allontanamento, del ritrovare se stessi e quel qualcosa che si era molto amato,ma che si era dovuto lasciare. “Piccoli colpi di fortuna” di Claudia Piñeiro, il romanzo forse più riuscito della grande scrittrice argentina.