Data center

Piccini (Liguria Digitale): ‘Investiamo sul nostro Data Center per essere riconosciuti Polo Strategico Nazionale’

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Record di certificazioni per l'infrastruttura digitale della Liguria, mentre a livello nazionale si punta al digitale “made in Italy” per conservare e gestire i big data della pubblica amministrazione.

Con nove certificazioni, ISO e ANSI TIA, rilasciate da due diversi enti (Usr e Bureau Veritas) il Data Center di Liguria Digitale – azienda in house della Regione Liguria – è tra le server farm più importanti a livello nazionale. È il luogo fisico che ospita le macchine che permettono di raccogliere i dati di gran parte della pubblica amministrazione ligure: dalla Regione alle asl, dagli ospedali ai comuni, dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure (Arpal) a emittenti locali.

Il Data Center di Liguria Digitale – spiega Paolo Piccini, amministratore unico di Liguria Digitale – è letteralmente il cuore dell’ICT ligure. A garanzia di qualità e soprattutto di sicurezza, quest’anno ha ottenuto nove importanti certificazioni internazionali. Stiamo investendo molto su questa infrastruttura perché possa essere riconosciuta Polo Strategico Nazionale e diventare così uno dei punti di eccellenza del Paese. In questo scenario le società ICT in house della pubblica amministrazione, come Liguria Digitale, sono strategiche perché gestiscono grandi asset infrastrutturali in cui i dati vengono conservati nell’interesse collettivo.

Il Data Center di Liguria digitale

In un’area di circa 2000 metri quadri, a Genova, ci sono 3000 server (tra fisici e virtuali), 100 km di cavi in fibra e rame, 3000 terabyte di storage. Tra le certificazioni conseguite da Liguria Digitale le ISO per i sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni, i servizi cloud, la protezione delle PII (Personally Identifiable Information) nei servizi di public cloud e i cloud provider, la qualità, la continuità operativa e la gestione dei servizi (external service provider). A questo “medagliere” si aggiungono la certificazione ANSI-TIA sull’affidabilità del Data Center a livello Rating 3 e la sua qualificazione come Cloud Service Provider (CSP) da parte di Agid. Per dare una misura: in Italia sono 49 i data center che hanno ottenuto questa qualifica, di cui solamente 5 sono di aziende in house.

Non solo certificazioni, esistono anche altri riconoscimenti ufficiali che attestano la qualità dei servizi: recentemente Agid ha inserito nel proprio marketplace “Privacy web”, il software prodotto da Liguria Digitale per gestire il trattamento dei dati in linea con il GDPR

Mentre questa regione – afferma Piccini – lavora e si batte per avere infrastrutture adeguate, soprattutto dopo le emergenze degli ultimi tempi le infrastrutture digitali rappresentano un punto di forza nel nostro territorio e consentono di continuare a erogare ai cittadini e alle imprese servizi essenziali. Grazie agli investimenti mirati e lungimiranti di questa Giunta, il Data Center di Liguria Digitale è un sistema innovativo e certificato che permette di centralizzare i servizi informatici, soprattutto nel settore sanitario, in quello del lavoro, della cultura e del turismo ma anche delle informazioni, come nel caso delle allerte meteo. Centralizzare i dati della pubblica amministrazione in un unico data center permette economie di sistema, consente di innovare le tecnologie e utilizzare professionalità elevate, superando la frammentazione e la disomogeneità dovute alla dispersione sul territorio di piccoli data center delle pubbliche amministrazioni locali.

Le certificazioni ufficiali aggiungono ulteriore affidabilità a un sistema che è già un fiore all’occhiello, anche in linea con la posizione del Ministro dell’innovazione a favore di soluzioni nazionali per la salvaguardia dei dati pubblici“.

La strategia del governo è condivisa anche da Assinter, l’associazione delle società ICT in house. Del nuovo direttivo Assinter fa parte anche Liguria Digitale come referente per i rapporti con Agid e per la cybersecurity.