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Piast-Q, l’Europa inaugura il suo primo computer quantistico

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È il primo di otto computer quantistici di cui si sta dotando EuroHPC. Si basa sulla tecnologia degli ioni intrappolati ed è stato inaugurato a Poznan, in Polonia, presso il Poznan Supercomputing and Networking Center (PSNC).

Inaugurato Piast-Q in Polonia, il primo passo ufficiale dell’Europa nell’era quantistica

In un’epoca in cui i dati sono una risorsa e la potenza di calcolo guida tutto – dalla medicina alla scienza del clima – l’Europa ha appena fatto un passo in avanti per garantirsi un ruolo da protagonista nel futuro digitale. È arrivato Piast-Q, il primo computer quantistico operativo del continente, realizzato nell’ambito della Joint Undertaking EuroHPC.

Un sistema compatto, ma potente, si legge nel comunicato di EuroHPC, installato a Poznań, in Polonia, che potrebbe rappresentare una svolta decisiva per il futuro tecnologico europeo.

Ma cos’è esattamente PIAST-Q? Perché è importante? E come può una macchina che occupa due semplici rack rivoluzionare il mondo del calcolo? Scopriamolo insieme.

Che cos’è PIAST-Q e perché si chiama così?

Piast-Q prende il nome dalla dinastia Piast, la prima dinastia regnante nella storia della Polonia. Un omaggio simbolico all’eredità europea e alla sua vocazione alla leadership, secondo le intenzioni di Bruxelles. Il sistema è stato inaugurato nel giugno 2025 presso il Poznań Supercomputing and Networking Center (PCSS), e rappresenta il primo di una serie di computer quantistici previsti dal programma EuroHPC – l’iniziativa europea per il calcolo ad alte prestazioni.

Piast-Q è frutto di una collaborazione tra l’austriaca AQT (Alpine Quantum Technologies), istituzioni scientifiche polacche e il supporto dei governi polacco ed europeo. Un investimento da 12,28 milioni di euro destinato alla sovranità digitale, alla scienza e all’innovazione.

Gli “ioni intrappolati”, cioè un’orchestra quantistica “diretta con la luce”

A differenza dei computer tradizionali (anche i più potenti), che elaborano dati usando bit binari (0 o 1), i computer quantistici usano i qubit — particelle subatomiche che possono essere sia 0 che 1 contemporaneamente, grazie al principio della sovrapposizione quantistica.

Piast-Q si basa sulla tecnologia a ioni intrappolati, in cui atomi carichi (ioni) vengono sospesi in un campo elettromagnetico e manipolati con fasci laser ultra precisi.

Una sorta di orchestra quantistica diretta con la luce. Questa tecnologia è apprezzata per l’elevata precisione, la bassa probabilità di errore e una lunga coerenza quantistica, ovvero la capacità di mantenere uno stato quantistico stabile durante i calcoli.

Le sue caratteristiche:

  • 20 qubit fisici a disposizione per le operazioni
  • Connessione completa tra i qubit, per operazioni complesse e flessibili
  • Funzionamento a temperatura ambiente (senza raffreddamento criogenico)
  • Consumo energetico ridotto – meno di 2 kW
  • Formato modulare – compatibile con i rack standard dei data center

Piast-Q sarà presto integrato con Piast-AI

I computer quantistici non sostituiranno quelli classici, ma li potenzieranno enormemente, soprattutto su problemi molto complessi. Piast-Q verrà integrato con i supercomputer classici, a partire dal polacco ALTAIR, e successivamente con Piast-AI, creando una architettura ibrida classico-quantistica.

Concretamente, PIAST-Q sarà utilizzato per:

  • Simulare reazioni chimiche e materiali complessi
  • Ottimizzare reti logistiche o industriali
  • Avanzare nella ricerca sull’intelligenza artificiale
  • Supportare ricerca scientifica in fisica, chimica, matematica

E sarà accessibile a ricercatori, università, imprese e pubbliche amministrazioni di tutta Europa.

Un simbolo della crescente autonomia tecnologica europea?

PIAST-Q è molto più di un progetto scientifico. È anche una dichiarazione politica. In un contesto dominato da giganti statunitensi e cinesi, l’Europa sta costruendo la propria autonomia tecnologica.

Questo progetto si inserisce in una strategia più ampia che comprende:

  • Una rete di otto computer quantistici distribuiti in tutta Europa
  • Una nuova generazione di AI Factory, tra cui PIAST-AI lanciata in parallelo
  • Un investimento su tutta la filiera tecnologica europea: hardware, software, competenze

L’obiettivo è chiaro: non solo acquistare tecnologia, ma svilupparla in casa, formando talenti e imprese in grado di portare l’Europa ai vertici mondiali.

Si affronteranno problemi che i computer classici non riescono nemmeno a rappresentare

A prima vista, 20 qubit possono sembrare poca cosa rispetto ai miliardi di transistor del nostro smartphone. Ma il punto non è la quantità, bensì la qualità del calcolo. La forza del quantistico è affrontare problemi che i computer classici non riescono nemmeno a rappresentare, figuriamoci risolvere.

E poi c’è la rapidità: dal contratto alla consegna, Piast-Q è stato completato in meno di un anno, battendo le scadenze previste. Un esempio di efficienza e determinazione.

Come ha dichiarato Anders Jensen, direttore esecutivo della EuroHPC JU: “Con PIAST-Q non stiamo solo investendo in tecnologia, ma nell’eccellenza europea.

È il primo passo concreto dell’Europa nell’era quantistica: compatto, accessibile e pronto per l’innovazione. Non è solo un computer in un data center polacco: è un segnale. L’Europa c’è, anche se un po’ in ritardo, ed è pronta a giocare (si spera) da protagonista nel futuro della scienza e della tecnologia.

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