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Piano Italia 1 Giga in Manovra: a Invitalia i 700 milioni del Fondo connettività

Il Piano Italia 1 Giga, per le sue evidenti difficoltà, alcune dovute per l’aumento dei costi e in parte alla mancanza di mano d’opera, non potrà essere completato entro il 2026. Così il Governo ha dirottato una parte di risorse, circa 733 milioni di euro, in uno strumento finanziario proprio per provare a raggiungere l’obiettivo: questo Fondo Nazionale di Connettività entra nella Legge di Bilancio, in queste ore discussione al Parlamento. 

Oltre 700 milioni per completare il Piano banda ultra-larga nelle aree grigie

Nel dettaglio, il submendamento governativo riformulato e arrivati ieri in commissione Bilancio al Senato affida il Fondo Nazionale di Connettività di 733 milioni a Invitalia con l’obiettivo, quindi, di completare il Piano Italia 1 Giga e portare la banda ultra-larga (almeno 300 Mbit/s in download nell’ora di picco del traffico) nelle aree grigie del Paese.

Cosa cambia con l’affidamento a Invitalia?

Il subemendamento del governo introduce, così, un blocco di norme aggiuntive che rafforzano l’attuazione degli interventi PNRR dedicati alla connettività. Anzitutto aggiorna il quadro normativo vigente, prevedendo che i piani e i target già programmati possano essere adeguati non solo alla decisione UE vigente, ma anche a future decisioni del Consiglio europeo che modifichino milestone e obiettivi connessi all’investimento sulla banda ultralarga. Questo aggiornamento consente di rimodulare contributi e parametri contrattuali senza alterare il termine finale di esecuzione dei piani, eliminando inoltre il vincolo sul numero di civici da collegare. Contestualmente, al fine di garantire il completamento delle milestone M1C2-30 e M1C2-31, viene attribuita a Invitalia la possibilità di attuare l’investimento 7 del PNRR in materia di connettività attraverso una specifica convenzione con il Dipartimento per la trasformazione digitale, accelerando la registrazione degli atti di controllo. Per sostenere queste attività sono stati, quindi, stanziati oltre 733 milioni di euro dalle risorse PNRR dedicate alla connettività, includendo i costi di gestione riconosciuti a Invitalia entro un tetto massimo del 3%, con una corrispondente riduzione di fondi nella Missione 33 per l’anno 2026.

I vantaggi del Fondo di connettività

In questo modo, grazie al Nuovo Fondo di Connettività si potranno programmare due nuovi piani di copertura. “Il primo, con l’obiettivo di coprire circa 580mila civici sulla falsariga di Italia a 1 Giga, avrà il vantaggio temporale di non essere più vincolato al 2026 ma agli obiettivi europei del Digital decade, quindi al 2030”, aveva spiegato Alessio Butti, Sottosegretario all’Innovazione tecnologica, quando ha presentato il Fondo.

Insomma, quattro anni di tempo in più per raggiungere gli obiettivi del Digital Compass, usando i fondi del PNRR fino al 2030. Alla fine, un risultato che evidenza la capacità negoziale dell’Italia con la Ue e la volontà di concludere il Piano Italia 1 Giga.

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