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Piano BUL aree bianche, Anci a Paola Pisano ‘Accendere fibra spenta e voucher subito contro il virus’

L’emergenza Coronavirus ha fatto lievitare da un giorno all’altro il ricorso a smart working e didattica a distanza in tutto il paese. Le reti sono sotto stress, con un aumento del traffico su fisso compreso fra il 20% e il 50%. Mezzo paese resta a casa, con un numero stimato in 5 milioni di lavoratori che ricorrono al telelavoro, a fronte di milioni di studenti che restano a casa intasando la rete con videogiochi (Fortinite la fa da padrone), Netflix e migliaia di sessioni di didattica a distanza.

Reti sotto pressione

Insomma, la fame di banda larga, meglio se ultraraga, è cresciuta in maniera esponenziale da un giorno all’altro nel nostro paese, mettendo a dura prova la tenuta dei nostri network che per ora, al netto di fisiologici rallentamenti, stanno tutto sommato tenendo botta di fronte all’emergenza Covid-19.

Stallo va rimosso

Detto questo, ci sono situazioni di stallo, come il Piano Banda ultralarga, che a questo punto a maggior ragione vanno rimosse per eliminare il digital divide delle aree bianche de paese. E’ di questo avviso Antonio Decaro presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) che in una lettera al ministro dell’Innovazione Paola Pisano, che detiene anche la delega all’esecuzione del Piano Banda Ultralarga, chiede un intervento fattivo del Governo per lo sblocco del piano BUL nelle aree periferiche del paese (scarica qui il PDF della lettera di Antonio Decaro a Paola Pisano).

Emergenza sanitaria

“L’emergenza sanitaria sta aumentando in maniera considerevole il ricorso allo smart working – si legge nella letterae in generale all’erogazione di servizi a distanza in particolare teledidattica e teleassitenza”. E’ per questo, continua Decaro, che servono connessioni a banda ultralarga per sostenere l’aumento del traffico e la complessità dei servizi erogati (videoconferenze e cloud computing).

Cambio di scenario

Questo repentino cambio di scenario, sottolinea Decaro, “fa emergere con maggior drammaticità la situazione di digital divide in cui versano ancora molti Comuni italiani su tutto il territorio nazionale, in particolare quelli delle aree montane”. Secondo le ultime stime (bando Infratel), in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto i comuni dove non si può fare il telelavoro sono 2.349 a fronte di 11,5 milioni di persone in Italia che non hanno la banda ultralalrga.

Fibra spenta e voucher

Due le richieste dell’Anci al ministro Pisano per superare questa situazione di stallo:

Nel contempo, l’Anci sottolinea la necessità di fornire ai comuni informazioni aggiornate e affidabili sul cronoprogramma dei lavori e delle attività di collaudo e commercializzazione della rete nei comuni dove la stessa è già stata realizzata.

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