la truffa via email

Phishing, ‘c’è un rimborso per te di 1.482 euro’. Agenzia Entrate ‘Una truffa’

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Nell'email, che contiene il logo dell’Agenzia, si informa di un presunto tentativo di rimborso non andato a buon fine e si invita ad accedere al proprio portale per elaborare manualmente la procedura. Agenzia delle Entrate: ‘È una truffa. Non inviamo comunicazioni via e-mail relative ai rimborsi’.

Non a caso è stata escogitata in questo periodo dell’anno la truffa via email di false notifiche di rimborsi fiscali. Milioni di cittadini hanno appena terminato la dichiarazione dei redditi e in molti hanno ricevuto sulla posta elettronica una falsa comunicazione: ‘c’è un rimborso per te di 1.482 euro da parte dell’Agenzia delle Entrate’.

Nell’ultimo tentativo di phishing, che contiene il logo dell’Agenzia, si informa di un presunto tentativo di rimborso non andato a buon fine e si invita ad accedere al proprio portale per elaborare manualmente la procedura. A tale scopo, viene chiesto di aggiornare le informazioni del proprio account accedendo a un link contenuto nel testo della e-mail. Di seguito un esempio del messaggio:

Il messaggio proviene apparentemente da un indirizzo di posta dell’Agenzia (ad esempio noreplys221@agenziaentrate.gov.it o noreplys22@agenziaentrate.gov.it, ma è in realtà inviato da un mittente diverso, non riconducibile all’Agenzia delle Entrate. I messaggi di posta elettronica segnalati nascondono un evidente tentativo di entrare in possesso di informazioni riservate. Per evitare danni al proprio pc, l’Agenzia, totalmente estranea all’invio di queste comunicazioni, invita a non dare seguito al contenuto delle stesse e a cancellare immediatamente le false e-mail. L’Agenzia delle Entrate non invia comunicazioni via e-mail relative ai rimborsi; sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it nella sezione Come sono pagati i rimborsi, si possono consultare le modalità corrette per ricevere un rimborso fiscale.

Come sono pagati (davvero) i rimborsi dall’Agenzia delle entrate

Che si tratti di un tentativo di phishing lo dimostra anche il fatto che l’agenzia delle Entrate non invia comunicazioni via email relative ai rimborsi. L’Agenzia delle Entrate, una volta riconosciuto il diritto al rimborso, dispone la restituzione delle somme secondo le modalità indicate dal contribuente e in base all’importo da pagare.

Accredito su Conto corrente

Se il contribuente ha fornito all’Agenzia delle Entrate le coordinate del suo conto corrente bancario o postale, il rimborso, qualunque sia l’importo, viene accreditato su quel conto. Ovviamente, in questo caso, è necessario che il beneficiario del rimborso coincida con l’intestatario (o uno degli intestatari, in caso di conto corrente cointestato) del conto corrente. In caso contrario, il rimborso non viene accreditato.

La comunicazione delle coordinate bancarie o postali presso cui si desidera l’accredito dei rimborsi può essere effettuata in ogni momento presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate o attraverso l’applicazione disponibile sul suo sito internet. Chi è già registrato ai servizi telematici dell’Agenzia ed è in possesso, quindi, del codice Pin, può effettuare la richiesta di accredito attraverso il canale Fisconline.

I dati necessari per erogare i rimborsi sono: il codice Iban (International Bank Account Number) e, per i versamenti internazionali, il codice Bic (Bank Identifier Code) o Swift.

Altre modalità di accredito

Se non sono state fornite le coordinate del conto corrente bancario o postale, il rimborso viene erogato con modalità diverse a seconda della somma da riscuotere:

  • per gli importi fino a 999,99 euro, comprensivi di interessi, il contribuente riceve un invito a presentarsi in un qualsiasi ufficio postale presso il quale, esibendo un documento d’identità, può riscuotere il rimborso in contanti. Chi si presenta in qualità di delegato, insieme alla delega compilata in ogni sua parte, deve esibire anche il documento d’identità del delegante
  • per gli importi oltre 999,99 euro e fino a 51.645,69 euro, comprensivi di interessi, al contribuente arriva un invito a comunicare le coordinate del proprio conto corrente, unitamente a un modello da compilare e consegnare, entro il termine indicato, a un ufficio postale. Se il contribuente non consegna il modello e non fornisce le coordinate del proprio conto, il rimborso viene eseguito con l’emissione di un vaglia della Banca d’Italia
  • per gli importi superiori a 51.645,69 euro, comprensivi di interessi, e per i rimborsi di soli interessi di qualsiasi importo, la restituzione avviene, per ragioni di sicurezza, esclusivamente tramite accredito su conto corrente bancario o postale.