Finestra sul mondo

Peru’ approva legge per costruzione autostrade in Amazzonia, Lo Scandalo delle hostess molestate in Gran Bretagna, Matteo Salvini

di Agenzia Nova |

Poteri, economia, finanza e geopolitica nelle ultime 24 ore.

Finestra sul mondo è una rubrica quotidiana con le notizie internazionali di Agenzia Nova pubblicate in collaborazione con Key4biz. Poteri, economia, finanza, lette in chiave di interdipendenza con un occhio alla geopolitica. Per consultare i numeri precedenti, clicca qui.

Peru’ approva legge per costruzione autostrade in Amazzonia

24 gen 10:42 – (Agenzia Nova) – E’ stata approvata in Peru’ la legge che consente la costruzione di una rete autostradale in Amazzonia. Giudicata dal Congresso come opera “prioritaria e di interesse nazionale”, la “costruzione di strade nelle zone di frontiera” autorizzera’ il disboscamento di una parte della foresta pluviale nella zona incontaminata di Purus, al confine con il Brasile. La regione, in cui vivono tribu’ indigene isolate, e’ considerata ricca in specie animali e vegetali. La mozione, sostenuta dal partito di opposizione e maggioranza Forza popolare, e’ stata approvata con larghi voti. Contrario il ministero alla Cultura, che ha respinto il progetto sottolineando il dovere fondamentale di proteggere le popolazioni indigene e definendo l’iniziativa una violenza nei loro confronti. Sul progetto si era espresso anche papa Francesco nella sua visita alla citta’ amazzonica di Puerto Maldonado (Peru’), insistendo affinche’ le autorita’ difendessero il polmone verde del pianeta. “Probabilmente i popoli nativi dell’Amazzonia non sono mai stati cosi’ minacciati nei loro territori come lo sono ora”, ha detto il pontefice, che ha lamentato “le profonde ferite che l’Amazzonia e il suo popolo portano con se'”.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Gran Bretagna, lo scandalo delle ragazze molestate in un prestigioso evento di beneficienza

24 gen 10:42 – (Agenzia Nova) – Il quotidiano britannico “The Financial Times” denuncia con grande evidenza, in apertura della sua prima pagina di oggi mercoledi’ 24 gennaio, lo scandalo delle molestie sessuali subite dalle “hostess” di uno dei piu’ importanti eventi di beneficenza che si svolgono in Gran Bretagna, il Presidents Club Charity Dinner. Due reporter del “Financial Times”, una donna e un uomo, Madison Marriage e Barney Thompson, sono riusciti a intrufolarsi all’evento sotto mentite spoglie: solitamente circondata da una discrezione che sconfina nella segretezza, alla serata di giovedi’ scorso 18 gennaio hanno partecipato 360 invitati, tutti rigorosamente maschi e tutti manager e alti esponenti del mondo economico, finanziario e politico. I due reporter hanno cosi’ potuto documentare nei dettagli, anche con un video postato nell’edizione digitale del quotidiano, il riprovevole comportamento degli invitati nei confronti delle ragazze assunte per svolgere il lavoro di “hostess” della serata di beneficenza nell’elegante Dorchester Hotel di Londra. Il reportage fa parte della campagna lanciata dal “Financial Times” contro le molestie sui posti di lavoro, con la quale il giornale sollecita le donne che le hanno subite a farne pubblica denuncia. In seguito alla pubblicazione del reportage, come riporta il quotidiano progressista “The Guardian”, diverse donne parlamentari hanno espresso il proprio disgusto per il comportamento sessista degli importanti uomini presenti alla serata di beneficenza del Presidents Club Charity Dinner: la presidente della commissione parlamentare per l’Eguaglianza e le questioni femminili, Maria Miller, ha anche chiesto che il governo inasprisca lo Equality Act (la Legge sull’eguaglianza di genere, ndr), fornendo al suo dispositivo poteri concreti per punire gli autori di molestie sessuali sui luoghi di lavoro.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Usa, presidente del principale sindacato statunitense accusa Trump di aver “danneggiato i lavoratori”

24 gen 10:42 – (Agenzia Nova) – Il presidente della principale organizzazione sindacale statunitense Afl-Cio, Richard Trumka, che guardava con favore ad un’alleanza con il presidente Donald Trump, ha fortemente criticato il primo anno dell’operato del capo della Casa Bianca, sostenendo che ha utilizzato il suo potere per “danneggiare i lavoratori” e favorire gli interessi delle grandi aziende. Lo riferisce il quotidiano “New York Times”, precisando che Trumka ha parlato anche di “promesse non mantenute” e patti con le grandi aziende e i loro alleati politici per “minare il diritto dei lavoratori alla contrattazione collettiva”. Trumka, un fiume in piena durante la conferenza stampa del 23 gennaio, ha continuato ad elencare i punti del bilancio negativo del primo anno targato Trump accusandolo di aver diviso il paese, di aver reso i luoghi di lavoro meno sicuri, di aver “abbandonato i nostri valori” e “aver coperto razzismo e altre forme di intolleranza”. Il Partito democratico e alcuni sindacalisti avevano apertamente criticato l’iniziale sostegno di Trumka al presidente Trump, mostrando poi che l’operato delle Casa Bianca stava perdendo consenso tra i lavoratori. Al suo inserimento, nel gennaio 2017, un sondaggio interno al sindacato dava a Trump il 45 per cento di consensi, contro il 55 di contrari, oggi il favore si e’ abbassato al 37 per cento e i contrari alle politiche di Trump sono arrivati al 63 per cento. Punti percentuali che sarebbero passati ai democratici, inclusi gli Stati della cosiddetta “Rust Belt”, la cintura di ruggine, epicentro della crisi dell’industria pesante che va dalla regione dei Grandi Laghi fino al Midwest degli Stati Uniti, che aveva convintamente sostenuto Trump presidente.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Casa Bianca, “totalmente inaccettabile” la proposta bipartisan sull’immigrazione

24 gen 10:42 – (Agenzia Nova) – La proposta bipartisan sul tema immigrazione e’ stata ritenuta dalla Casa Bianca “totalmente inaccettabile” ed e’ da considerarsi “gia’ morta”. E’ quanto riporta il quotidiano “Wall Street Journal” in merito alla risposta della portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders. Dopo il braccio di ferro che ha portato la scorsa settimana a tre giorni di “shutdown”, il blocco delle attivita’ amministrative del governo statunitense, i negoziati sul destino dei “Dreamers” continuano ad essere molto tesi. I giovani immigrati irregolari, arrivati negli Usa quando erano bambini, che, a causa dell’abolizione del programma Daca da parte del presidente Donald Trump saranno rimpatriati a marzo 2018, sono al centro della dura trattativa delle ultime settimane. Per la Huckabee Sanders la proposta legislativa non risponde ai riferimenti tracciati dal presidente. Tra questi, il finanziamento della costruzione del muro al confine con il Messico, la cancellazione della lotteria dei visti e della politica di ricongiungimento familiare e la “soluzione permanente” per i “Dreamers”. La proposta rigettata dalla Casa Bianca prevedeva la legalizzazione dei Dreamers attraverso un percorso di 10-12 anni verso la cittadinanza e 2,7 miliardi di dollari per il muro e altre operazioni di sicurezza del confine con il Messico. Inoltre includeva la chiusura del programma della lotteria per i visti (che concede 50 mila carte verdi a cittadini di paesi sottorappresentati) e una modesta limitazione a chi, gia’ in possesso di un carta verde, fa richiesta di ricongiungimento familiare negli Stati Uniti.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Francia, Carrefour svela il piano strategico per i prossimi cinque anni

24 gen 10:42 – (Agenzia Nova) – L’amministratore delegato di Carrefour, Alexandre Bompard, ha presentato ieri il piano strategico per i prossimi cinque anni. Ne parla la stampa francese, mettendo in primo piano la decisione presa dal gruppo di sopprimere 2.400 posti di lavoro su un totale di 10.500. L’obiettivo e’ quello di arrivare a un taglio nei costi di 2 miliardi di euro. Il piano strategico, ribattezzato “Carrefour 2020” prevede 2,8 milioni di euro per la trasformazione digitale. Nel prossimo quinquennio Carrefour vuole realizzare una cifra d’affari di 5 miliardi di euro, contro quella di oggi che ammonta a 1 miliardo. “Le Figaro” sottolinea che in Cina il gruppo si assocera’ a Tencent, specialista dei social network e dei pagamenti on line. L’obiettivo e’ quello di superare il rivale Leclerc, che detiene il 50 per cento del mercato digitale. “Abbiamo otto siti di e-commerce e quattordici applicazioni. Come volete che i clienti ci si ritrovino?” ha chiesto Bompard. Per questo, tutti i siti verranno raggruppati in un unico dominio: Carrefour.com. Un grande lavoro verra’ fatto anche sui dati dei clienti per costruire dei programmi fedelta’ piu’ trasversali.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Sicurezza, a Parigi firmato un partenariato internazionale contro l’utilizzo di armi chimiche

24 gen 10:42 – (Agenzia Nova) – Parigi ha ospitato ieri un vertice internazionale contro la proliferazione e l’utilizzo delle armi chimiche. Ne parla “Le Figaro”, spiegando che l’appuntamento si e’ concluso con la ratifica di un partenariato tra una trentina di paesi. L’accordo prevede la condivisione di informazioni e la collaborazione nell’individuare soggetti potenzialmente coinvolti nella produzione o l’utilizzo di armi chimiche. L’iniziativa, nata sotto l’impulso della Francia, si rivolge principalmente alla situazione in Siria, dove lunedi’ si e’ verificato un nuovo attacco chimico. “Chiunque sia l’autore dell’attacco, la Russia ha la responsabilita’ delle vittime nel Guta orientale” ha affermato il segretario di Stato statunitense, Rex Tillerson. Il quotidiano afferma che “dal 2011 la Siria sfida le regole di non proliferazione chimica”, nonostante il presidente Bashar al Assad si fosse impegnato a “distruggere il suo arsenale”. A questo si aggiunge poi il veto della Russia al Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite sulla risoluzione che prevedeva l’invio di una missione di esperti per valutare la situazione. Il summit di ieri apre una nuova “fase diplomatica” prima della ripresa delle negoziazioni che avverranno domani a Vienna.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Germania, la conversione all’Islam di un politico dell’AfD

24 gen 10:42 – (Agenzia Nova) – Arthur Wagner, esponente di Alternativa per la Germania, il partito i cui rappresentanti amano mettere in guardia contro una “islamizzazione” del paese, si e’ convertito all’Islam. Un portavoce del partito ha confermato la notizia alla “Berliner Zeitung”. “La religione e’ una questione privata, noi sosteniamo la liberta’ di religione sancita dalla Legge fondamentale. Il signor Wagner avrebbe potuto scegliere un’altra religione”, e’ stato sottolineato dal partito. Wagner e’ il vice capo dell’Associazione distrettuale dell’AfD (Alternativa per la Germania) di Havelland. Al quotidiano berlinese, tuttavia, il portavoce Daniel Friese, ha dichiarato che Wagner si era “dimesso per motivi privati qualche tempo fa”. Al quotidiano “Tagesspiegel” Wagner ha detto di non voler parlare della sua conversione. Il caso, tuttavia, ha provocato scalpore, poiche’ solo l’AfD in passato ha fatto politica con un forte accento anti-islam. “L’Islam non appartiene alla Germania, e nella sua espansione e nella presenza di un numero sempre crescente di musulmani, l’AfD vede un grande pericolo per il nostro Stato, la nostra societa’ e il nostro sistema di valori”, era lo slogan piu’ usato. Lo stesso Wagner e’ stato precedentemente membro della Cdu (i cristiano democratici) e in un video dell’estate 2017 ha criticato “l’apertura” delle frontiere durante la crisi dei rifugiati.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Germania, come investire i risparmi nell’era dei tassi zero della Bce

24 gen 10:42 – (Agenzia Nova) – Stando ai sondaggi citati dal “Der Spiegel”, quattro tedeschi su cinque lamentano il fatto che i loro beni risparmiati non restituiscano praticamente alcun ritorno. Il tasso d’interesse tende a zero. Il denaro non aumenta in termini nominali, e in termini reali cala significativamente per effetto dell’inflazione. Nonostante i tassi d’interesse azzerati i tedeschi detengono piu’ di 2,100 miliardi di euro in risparmi a basso interesse, secondo la Bundesbank. Questo e’ l’equivalente di due terzi del prodotto interno lordo, una somma incredibilmente alta. I tedeschi tradizionalmente evitano di investire i loro soldi nel mercato dei capitali, perche’ hanno una scarsa propensione al rischio. Tuttavia esiste un’alternativa: i fondi misti. A gestirli e’ un manager professionista che gestisce il denaro non solo in azioni, ma anche in altre classi di attivita’, come titoli di Stato o obbligazioni societarie, o forme miste come obbligazioni convertibili o obbligazioni ibride. Cio’ consente al gestore del fondo di distribuire il denaro dei suoi investitori il piu’ ampiamente possibile in modo che le perdite su singoli titoli siano compensate dalla performance positiva di altri titoli. I fondi bilanciati sono rivolti agli investitori nel lungo periodo. Secondo Pia Bradtmoeller, marketing manager di JP Morgan Asset Management in Germania, sono un aiuto a superare l’empasse determinata dalla politica monetaria del tasso zero. Negli Stati Uniti la Federal Reserve ha intrapreso un graduale rialzo dei tassi di interesse chiave, ma in Europa probabilmente resteranno vicini allo zero per il tempo a venire.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Libano, l’Italia contende alla Spagna il comando dell’Unifil

24 gen 10:42 – (Agenzia Nova) – La richiesta della Spagna di assumere il comando della Forza ad interim delle Nazioni Unite per il Libano (Unifil), una volta che il generale irlandese Michael Beary terminera’ l’attuale mandato il prossimo luglio, ha incontrato un ostacolo inatteso: la rivalita’ dell’Italia. Lo riferisce il quotidiano spagnolo “El Pais” che aggiunge come la Spagna sia il terzo maggior contributore dell’Unifil dopo Italia e Francia. Tre degli ultimi cinque comandanti dei 12.000 Caschi blu che separano l’Esercito israeliano dalla milizia sciita libanese Hezbollah sono stati italiani: Claudio Graziano, Paolo Serra e Luciano Portolano. Nel 2016 la Spagna si aspettava che fosse finalmente arrivato il suo turno al comando, ma la posizione e’ stata assunta da Beary, nonostante l’Irlanda contribuisca alla missione con la meta’ delle truppe rispetto alla Spagna. Ora il governo spagnolo ha presentato il generale Luis Cebrian e ha annunciato che aumentera’ il contingente, attualmente composto da 100 soldati, fino a 750. La Spagna si e’ inoltre detta disposta a partecipare, per la prima volta, alla forza navale delle Nazioni Unite che monitora l’embargo delle armi su Hezbollah con una nave leggera e 90 membri di equipaggio, se il generale spagnolo assumera’ il comando della missione. Il nome del nuovo capo dell’Unifil non e’ deciso sul campo ma negli uffici delle Nazioni Unite a New York, ed e’ per questo che la decisione dell’Italia di presentare il proprio candidato ha allarmato Madrid. Oltre al Libano, la Spagna ha dichiarato che raddoppiera’ il proprio contingente in Mali, portandolo da 140 a 292 soldati, tra cui 140 fanti di marina, in coincidenza con il comando della missione di addestramento dell’Unione europea assunto dal generale spagnolo Enrique Milla’n Marti’nez. Il ministro della Difesa spagnolo, Mari’a Dolores de Cospedal, apparira’ oggi, mercoledi’ 24 gennaio, davanti al Congresso per chiedere l’autorizzazione, anche se diversi gruppi parlamentari hanno affermato ieri di non aver ricevuto la lettera con la relativa richiesta.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata

Italia, Salvini promette di cacciare mezzo milione di immigrati se diventera’ capo del governo

24 gen 10:42 – (Agenzia Nova) – Matteo Savini, il leader del partito euroscettico di destra della Lega, promette di cacciare dall’Italia mezzo milione di migranti illegali se diventera’ primo ministro dopo le elezioni del 4 marzo prossimo: alle sue dichiarazioni oggi mercoledi’ 24 da’ grande spazio il quotidiano britannico “The Telegaph”, riferendo il contenuto di un’intervista pubblicata da “La Repubblica”. In Italia ci sono mezzo milione di immigrati clandestini”, ha detto Salvini “e devono tornare tutti a casa loro”: il leader della Lega nord ha promesso di deportarne 100 mila all’anno nei cinque anni di un suo eventuale governo. Salvini nega che il suo sia un partito xenofobo, sostenendo invece che l’unico modo per impedire l’aumento di sentimenti razzisti e’ affrontare con decisione il problema dell’immigrazione illegale. “L’unico antidoto al razzismo e’ controllare, regolare e limitare l’immigrazione”, ha detto il leader della Lega nord: “Gli italiani non sono razzisti, ma ci sono milioni di persone in difficolta’ ed una immigrazione fuori controllo puo’ generare reazioni negative che noi vogliamo prevenire”. Il “Telegraph” ricorda che la coalizione di centro-destra di cui la Lega nord fa parte insieme e’ in testa nei sondaggi e potrebbe davvero vincere le prossime elezioni: se cio’ accadesse, la scelta del prossimo presidente del Consiglio dipendera’ dal risultato che otterra’ il partito nordista in competizione interna con Forza Italia di Silvio Berlusconi. Anche nel caso che fosse Salvini a guidare il prossimo esecutivo, fa tuttavia notare il quotidiano britannico, passare dalle promesse pre-elettorali ai fatti in materia di immigrazione e’ tut’altro che facile: complicazioni legali e logistiche hanno finora reso molto complicate le espulsioni di immigrati illegali, l’esame delle richieste di asilo prende moto tempo che puo’ essere ulteriormente prolungato da ricorsi in appello; infine gli stranieri a cui viene negato il permesso di soggiorno in Italia riescono a sottrarsi all’espulsione semplicemente lasciando i centri di accoglienza e scomparendo, andando ad ingrossare le fila dei mendicanti o dell’economia in nero. La questione dell’immigrazione, sottolinea il “Telegraph”, e’ ormai al centro della campagna elettorale tanto da spingere il presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti ad ammonire che i partiti rischiano di incoraggiare sentimenti xenofobi e razzisti “evocando un dibattito sulla razza che si credeva seppellito per sempre nel passato”: il riferimento e’ all’80esimo anniversario delle famigerate leggi fasciste sulla razza emanate nel 1938 da Mussolini che portarono alla deportazione di migliaia di ebrei italiani morti nei campi di sterminio nazisti. La Lega in particolare, come ricorda il quotidiano britannico, ha ormai abbandonato la sua originaria rivendicazione di secessione della Padania, l’Italia settentrionale, ed e’ proprio allo scopo di reinventarsi come un partito di statura nazionale che batte sul tema dell’immigrazione sfruttando gli oggettivi timori di parte della popolazione italiana.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata