COMMEDIA

Perfetti sconosciuti

a cura di cinematografo.it |

2016 – Italia

Sembra lontano il tempo in cui Paolo Genovese esordì al cinema con Incantesimo napoletano. Era il 2001 e lui era in coppia con Luca Miniero. La storia poggiava su quella originalità narrativa espressa in seguito, a partire dal 2010, con una serie di commedie tutte di crescente successo (Immaturi, Immaturi – Il viaggio, Una famiglia perfetta, Tutta colpa di Freud).  E ora ecco Perfetti sconosciuti dove Rocco, chirurgo plastico, ed Eva, psichiatra, invitano a casa loro alcuni amici per vivere insieme la notte dell’eclisse di luna. Arrivano anche Bianca e Cosimo, Lele e Carlotta, e infine Peppe, da solo perché, dice, la sua nuova compagna non si sente troppo bene. A un certo punto della cena, la conversazione si ferma sui cellulari, sulla loro capacità di diventare i custodi di segreti inconfessabili. Parte allora il gioco di invitare tutti i presenti a posare i telefoni accesi sulla tavola, aspettando al buio eventuali chiamate…

I nuovi dispositivi telefonici sono ormai in grado di accogliere tutti gli aspetti più imprevedibili della nostra vita quotidiana. Sono memoria, archivio, agenda, posta, conversazione. ‘Dopo quella pubblica e quella privata – dice Genovesesono diventati la nostra vita segreta. Quella che non vogliamo far sapere e della quale ci accorgiamo però sempre troppo tardi’. Il “non detto” che diventa il “tutto in piazza” è al centro del copione scritto dal regista con alcuni collaboratori e diretto con la consueta scioltezza narrativa. L’unità di luogo e di tempo rafforza il taglio di una dialettica serrata e incalzante, e opportunamente la sceneggiatura si allarga a coinvolgere non solo argomenti di coppia e affettivi ma anche di lavoro, professionali, più realistici. Ne emerge uno spaccato di forte modernità, a definire con esattezza la finta “libertà” nella quale abbiamo tutti l’illusione di essere coinvolti. Mentre è esattamente il contrario. Tra equivoci, sorprese, colpi di scena, il racconto procede con crescente disappunto dei protagonisti, affidati a un gruppo di attori che si muove e dialoga in bella e stringente sintonia: Marco Giallini, Kasia Smutniak, Anna Foglietta, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Edoardo Leo e Giuseppe Battiston.

Perfetti Sconosciuti Foto 1

Film dunque piacevole, non privo di qualche passaggio un po’ compiaciuto, e tuttavia nell’insieme di esatta attualità. ‘Già da qualche tempo – dice   Genoveseavevo in testa l’ipotesi di una storia sulla vita segreta delle persone, ma non sapevo bene come raccontarla. Mi aveva molto colpito una frase di Gabriel García Márquez. Diceva: ognuno di noi ha una vita pubblica, una privata e una segreta. Finalmente l’anno scorso mi è venuto a mente il modo in cui portare in scena l’idea: la vita segreta di tutti noi passa inevitabilmente attraverso i nostri cellulari’. Si tratta di personaggi (e di attori) tutti da tempo affiatati al punto che, all’inizio della lavorazione, durante le prove, avevano deciso di conservare lo stesso nome nel passaggio tra realtà e finzione. Succede poi che ognuno dei protagonisti della storia, attraverso il gioco in cui è coinvolto, tira fuori da se stesso e dagli altri un segreto importante, la consapevolezza che, pur conoscendosi da tempo, finiscono per essere tutti dei “perfetti sconosciuti”.

Con questo film continua poi la collaborazione di Paolo Genovese con i grandi cantautori della musica italiana. Dopo i brani Tutta colpa di Freud di Daniele Silvestri e Sei mai stata sulla luna? di Francesco De Gregori (vincitore del Nastro d’argento 2015 per la miglior canzone) questa volta è Fiorella Mannoia ad aver scritto (insieme a Cesare Chiodo e Bungaro) e interpretato il brano Perfetti sconosciuti.

Perfetti Sconosciuti Foto 2

Regia: Paolo Genovese

Attori: Giuseppe Battiston (Peppe), Anna Foglietta (Carlotta), Marco Giallini (Rocco), Edoardo Leo (Cosimo), Valerio Mastandrea (Lele), Alba Rohrwacher (Bianca), Kasia Smutniak (Eva)

Soggetto: Paolo Genovese

Sceneggiatura: Filippo Bologna, Paolo Costella, Paolo Genovese, Paola Mammini, Rolando Ravello

Fotografia: Fabrizio Lucci

Musiche: Maurizio Filardo

Montaggio: Consuelo Catucci

Scenografia: Chiara Balducci

Costumi: Grazia Materia, Camilla Giuliani

Durata: 97’

Genere: Commedia

Data di uscita in sala: 11 febbraio 2016

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