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Perché la tecnologia Dvb-T2 manda in pensione il vecchio televisore. La banda 700 MHz destinata al 5G

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In Gazzetta ufficiale il decreto che descrive i dettagli e la procedura di erogazione del voucher (fino a 50 euro) per acquistare smart tv o decoder di ultima generazione indispensabili dal 30 giugno 2022 per ricevere il segnale tv, che verrà trasportato lungo le frequenze del digitale terrestre con la nuova tecnologia Dvb-T2.

L’obbligo di sostituzione dei televisori non riguarda tutti i telespettatori, ma coloro che non hanno smart tv o decoder in grado di ricevere dal 30 giugno 2022 il nuovo segnale televisivo, che verrà trasportato lungo le frequenze del digitale terrestre con lo standard tecnologico Dvb-T2 HEVC, main 10.

Perché questo cambiamento?

La decisione di fissare l’obbligo di sostituzione dei televisori o dei decoder risale all’asta per le frequenze 5G. Dopo quella procedura infatti si è reso necessario uno spostamento di frequenze usate dalle emittenti televisive nazionali e locali (banda di spettro 694-790 Mhz), per renderle disponibili alle Telco, che si sono aggiudicate le frequenze 5G, per i servizi sviluppati con la tecnologia mobile di quinta generazione. La banda 700 Mhz, attualmente utilizzata dalle emittenti televisive per il digitale terrestre, è la porzione di spettro più pregiata in vista dell’avvento del nuovo standard di comunicazione mobile.

A chi è riservato il bonus fino a 50 euro e come viene erogato, il ruolo della piattaforma dell’Agenzia delle Entrate

Il decreto attuativo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, prevede che a beneficiare del bonus fino a 50 euro, dal 18 dicembre 2019 e fino al 31 dicembre 2022, ovviamente fino a esaurimento delle risorse, siano le famiglie con Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 20mila euro.

Come ottenere il contributo fino a 50 euro

Come anticipato da Key4biz il 12 novembre, il consumatore dovrà presentare al venditore una richiesta con dichiarazione sostitutiva di atto notorio, con allegata copia di un documento di identità, con la quale afferma che l’Isee del suo nucleo familiare non supera 20mila euro e che i componenti dello stesso nucleo non hanno già fruito del contributo.

Poi il venditore, attraverso la piattaforma che l’Agenzia delle entrate sta realizzando, trasmetterà al Mise una comunicazione con una serie di dati: codice fiscale del venditore e dell’utente, dati del documento di identità dell’utente, i dati dell’apparecchio, il prezzo finale di vendita, l’ammontare dello sconto. Per ogni comunicazione, l’Agenzia verificherà l’idoneità dell’apparecchio e la disponibilità delle risorse comunicando poi al venditore la disponibilità dello sconto. Poi ai venditori verrà riconosciuto il rimborso, nel prossimo F24, dello sconto praticato all’utente finale, mediante un credito d’imposta..

Smart tv e decoder acquistabili anche online, ma solo da “venditori del commercio elettronico operanti in Italia”

Sarà il Ministero dello Sviluppo economico a verificare la conformità dei dispositivi forniti dai produttori, e successivamente pubblicherà il relativo elenco sul sito del ministero. Sono ammessi anche acquisti via e-commerce, ma solo da “venditori del commercio elettronico operanti in Italia”.