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Perché i veri competitor dei nuovi iPhone sono i vecchi iPhone

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Con 11 milioni di batterie sostituite nel 2018, Apple ha rivalorizzato in modo involontario i vecchi iPhone e a farne le spese sono stati i nuovi.

9 gennaio 2007. Sono passati 11 anni da quando Steve Jobs dichiarò apertamente dal palco del MacWorld di San Francisco che il prodotto che stava per presentare avrebbe rivoluzionato il telefono cellulare come lo si conosceva fino ad allora, un mix tra iPod, telefono e uno strumento per navigare in internet basato sull’utilizzo di un display completamente “touch”: l’iPhone.

Tuttavia il prodotto che nel 2007 aveva strappato espressioni di sorpresa e urla di eccitazione, e che per anni ha spinto migliaia di appassionati ad accamparsi fuori dagli Apple store per accaparrarsi l’ultimo modello, non vende più. Almeno i nuovi modelli non vendono più come una volta.

La longevità

Con vendite leggermente inferiori alle stime degli analisti, ma raggiungendo comunque ricavi stellari, secondo esperti tra i vari fattori che tengono alta la soddisfazione verso l’iPhone da parte di molti suoi utenti vi è la longevità.

Dalle analisi effettuate dal Asymco, è emerso come 2 dispositivi su 3 venduti a partire dal Q3 2013 siano tutt’ora circolanti, configurando una vita media di oltre 4 anni. Vero, si tratta di numeri generali che includono qualsiasi prodotto Apple, ma in gran parte si tratta proprio di iPhone.

Costo dei nuovi troppo alto

L’alto costo degli ultimi smartphone è una delle principali motivazioni che frena l’acquisto da parte dei potenziali clienti. La ricerca di mercato realizzata da Michael Olson di Piper Jaffray, e pubblicata sul sito del giornalista Philip Elmer-DeWitt, mostra che in effetti il prezzo è tra i maggiori fattori che tiene alla larga da X il campione intervistato di 1.500 utenti iPhone. Il 44% ha infatti risposto di non aver effettuato l’upgrade in quanto l’iPhone in uso funziona bene, contro il 31% che ritiene il modello X troppo caro.

Toni Sacconaghi di Bernstein Research– come riportato dalla rivista Fortune – riconosce che le difficoltà di Apple in Cina sta proprio sul prezzo. In un Paese dove la concorrenza dei marchi locali come Huawei e Xiaomi che vendono smartphone molto meno cari e sempre più popolari è altissima, risulta difficile vendere, dato che i prezzi degli iPhone sono quasi 5 volte superiori al prezzo medio degli altri smartphone. Inoltre il mercato degli smartphone di fascia alta sia ormai del tutto maturo con cicli di sostituzione che strutturalmente diventano sempre più lunghi.

11 milioni di batterie sostituite nel 2018

L’enorme successo dell’operazione cambio-batteria a 29 € è forse il fattore più determinante delle poche vendite dei nuovi iPhone XS, XS MAX e XR.

Nel 2018 sono state sostituite 11 milioni di batterie. La media degli anni passati, era di 1-2 milioni di batterie sostituite ogni anno.

Apple sta pagando ancora la scelta originaria di abbassare le prestazioni degli iPhone quando la batteria stava per esaurirsi, senza farlo sapere agli utenti. Dopo lo scoppio della polemica, Apple corse ai ripari attivando questo programma di sostituzione della batteria sugli iPhone 6 e successivi al costo di soli 29 euro.

Una scelta che ha convinto molti utenti a non acquistare un nuovo iPhone, ma ad investire questi 30 euro per cambiare la batteria e dare nuova vita al “vecchio” dispositivo. Una batteria nuova, infatti, su diversi modelli assicura anche prestazioni migliori.

Ciò dipende dal fatto che, durante tutto quel lasso di tempo, è rimasta in vigore la campagna di sostituzione batteria al prezzo promozionale di 29€ in luogo degli 89€ da corrispondere normalmente. Una vera e propria boccata d’ossigeno per tutti i possessori di iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPhone 6s, iPhone 6s Plus, iPhone 7, iPhone 7 Plus, iPhone 8 e iPhone 8 Plus che magari hanno notato un calo prestazionale nel loro vecchio smartphone.