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Perché Henna Virkkunen è tra le 100 persone più influenti al mondo sull’AI

In questa serie di approfondimenti esploriamo le persone che, secondo la lista TIME100 AI, stanno orientando direzione e regole dell’intelligenza artificiale. Ogni puntata offre tre chiavi di lettura: chi sono (e cosa hanno fatto davvero), perché contano ora (non ieri), che impatto avranno su mercato, policy e sicurezza. Dopo Yoshua Bengio, Paula Ingabire, Liang Wenfeng e Dario Amodei è il turno di Henna Virkkunen, politica finlandese ed europarlamentare.

Chi è (e cosa ha fatto davvero)

Henna Virkkunen è un’eurodeputata del Partito di Coalizione Nazionale, a Bruxelles dal 2009, dopo essere stata ministra in Finlandia con deleghe a Istruzione, Trasporti e Comunicazioni. Negli anni ha costruito un profilo politico legato al digitale e oggi è considerata la “voce dell’AI” al Parlamento europeo. È stata protagonista dell’AI Act, la prima legge completa al mondo che regola l’intelligenza artificiale, simbolo della capacità dell’Europa di dettare standard globali.

Perché conta

Virkkunen non si accontenta del ruolo di regolatrice. Ad aprile ha presentato il piano per fare dell’Europa un “continente leader nell’AI”: meno vincoli burocratici, più sostegno a ricerca e imprese. Il cuore dell’iniziativa è un codice di condotta volontario, finalizzato a luglio e sottoscritto da big tech come OpenAI, Google e dalla campionessa europea Mistral AI. La sua strategia mira a dimostrare che Bruxelles può essere anche un acceleratore, non solo un freno.

Che impatto avrà su mercato, policy e sicurezza

L’agenda di Virkkunen resta ancorata a trasparenza, tutela dei cittadini e competitività industriale. Il suo obiettivo è consolidare l’Europa come punto di riferimento mondiale nella definizione di regole responsabili per l’AI, dimostrando che Bruxelles può essere non solo legislatore, ma anche motore di sviluppo tecnologico.

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