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‘Per il Giubileo immagini in 4K, in arrivo il suono in 3D’. Intervista a Leonardo Chiariglione (MPEG)

“Aziende che vedono il futuro come evoluzione continua”. Così Leonardo Chiariglione, fondatore del gruppo MPEG, nell’intervista di seguito in merito al team tecnologico composto da Eutelsat, Sony e Globecast che ha collaborato con il Centro Televisivo Vaticano per la prima mondovisione Ultra HD della storia, realizzata in occasione della diretta televisiva della cerimonia di apertura della Porta Santa in Vaticano (Speciale Key4biz).

Per Chiariglione ora la parola d’ordine è l’audio tridimesionale, grazie all’MPEG-H.

Key4biz. Qual è il punto di forza dell’iniziativa?

 

Leonardo Chiariglione. Le tecnologie digitali, ed in particolare quelle che sono basate sugli standard che produce MPEG, hanno cambiato completamente lo scenario del mondo televisivo che nei primi decenni è stato parecchio statico. Pensiamo alla contesa sui sistemi per la televisione a colori – PAL, SECAM, NTSC – che comunque ha pesato molto sull’industria globale. Oggi invece l’innovazione si può introdurre senza il timore di lasciare qualcuno indietro, perché la tecnologia digitale è molto più flessibile e spesso è anche più ‘retrocompatibile’. Quindi chi ha qualcosa di vecchio vede ancora qualcosa. Invece nel passato non si vedeva più nulla.

Key4biz. Quindi cosa sottolineare di quella giornata?

 

Leonardo Chiariglione. Il fatto che le aziende coinvolte vedono il futuro come una continua evoluzione. E noi come MPEG siamo pronti a servire sia l’industria sia miliardi di cittadini del mondo. Adesso è stato fatto questo test in HDR: non c’è ancora nessuno standard, ci stiamo lavorando, è un problema complesso ma alla fine usciremo con uno standard e anche l’HDR potrà essere una realtà in tutte le case.

Key4biz. Cosa pensa del fatto che il Vaticano sia spesso pioniere nella sperimentazione tecnologica?

Leonardo Chiariglione. Io penso che il Vaticano sia un centro di luce per chi ha la fede. Se poi per lanciare la fede il più lontano possibile utilizza le nuove tecnologie la cosa è benvenuta.

 

Key4biz. Torniamo alla ‘guerra’ dei codici. Anche oggi, nell’ecosistema Ultra HD, sembra riproporsi qualcosa del genere sul fronte dell’HEVC. Qual è la sua posizione?

 

Leonardo Chiariglione. Non ci sono codici concorrenti all’HEVC. Naturalmente c’è sempre qualcuno che vuole alzare la testa oltre il livello dell’acqua, ma il mondo riconosce solo l’HEVC perché questo è uno standard internazionale. Gli altri sono magari delle eccellenti implementazioni ma sono proprietarie.

Key4biz. L’8 dicembre sono stati impiegati anche quaranta microfoni di Radio Vaticana. A livello sonoro cosa ci possiamo aspettare?

Leonardo Chiariglione. Il fatto che siano stati impiegati 40 microfoni, dice che un’altra componente di questo standard di cui HEVC è parte, che si chiama MPEG-H, è l’audio 3D. Uno standard che permette di catturare il segnale di tutti i microfoni utilizzati, di multiplexarlo in modo intelligente e di comprimerlo in modo tale che chiunque – anche se avesse soltanto pochi altoparlanti – può sempre avere l’informazione audio migliore possibile. Voglio dire che se si vuole sentire questo meraviglioso audio tridimensionale, probabilmente non c’è bisogno di avere tanti microfoni perché lo standard tiene conto di questo e ricrea la migliore user experience possibile all’interno di questo campo sonoro tridimensionale.

Key4biz. Alla luce di queste considerazioni, quale sarà tipo di messaggio multimediale che fruiremo nel prossimo futuro?

 

Leonardo Chiariglione. Lei mi tira per la giacca in un’area dove non voglio entrare. Cioè, chi dice di aver capito come sarà il mondo tra 10 anni – nel campo delle tecnologie digitali, ovviamente – temo che sia un genio oppure semplicemente un presuntuoso. Nei 27 anni di storia MPEG, noi abbiamo costruito il futuro passo per passo, rispondendo a quelle che sono le possibilità della tecnologia e a quelle che sono le richieste del mercato.

Key4biz. Allora nessuna fuga in avanti…

Leonardo Chiariglione. Il che non vuol dire che in MPEG noi non ci stiamo occupando di cose più a lungo termine. Per esempio abbiamo da parecchi anni un’attività di esplorazione che riguarda quella che noi chiamiamo ‘trivial point television’ che vuol dire la possibilità di navigare all’interno di una scena tridimensionale. Ecco questo è qualcosa che un giorno succederà, ma non so dire quando perché le componenti che devono venire assieme in un sistema armonico sono tante.

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