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“Peca”, creata nuova plastica non derivata dal petrolio e più riciclabile

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Annunciata su Science la creazione di una nuova plastica green, facilmente riciclabile e soprattutto che non ha nessun legame con il petrolio, come invece accade per altre tipologie di questo materiale così rilevante per la nostra economia e la nostra quotidianità. Lo studio.

Plastica Peca, la ricerca

Una notizia che potrebbe cambiare il nostro presente, ma soprattutto il futuro di tutto il pianeta. In un articolo pubblicato su science.org, gli scienziati Allison Christy e Scott Phillips, della Scuola di Scienze dei Materiali dell’Università Statale Boise, hanno illustrato un nuovo tipo di plastica, non derivata dal petrolio e con un elevato livello di riciclabilità e riuso.

L’ingrediente segreto è il poli(etilcianoacrilato) o Peca, che se tutto andrà bene potrebbe sostituire progressivamente polistirene o polistirolo, i più utilizzati per la produzione si vasta scala di plastica monouso e da imballaggio (tra cui bicchieri, confezioni di numerosi alimenti, etichette, vaschette, bottiglie film e tubi).

Come nasce il nuovo materiale

Come recita il sommario della ricerca, la nuova plastica green deriva dall’etilcianoacrilato, un monomero altamente reattivo che è stato utilizzato quasi esclusivamente per produrre super colle. La trasformazione di questo monomero. piuttosto abbondante e facilmente disponibile. in una plastica riciclabile a ciclo chiuso. potrebbe soppiantare le plastiche attualmente più utilizzate (e spesso non riciclate/non riciclabili), come il polistirene, derivate dal petrolio.

Il riscaldamento della super colla polimerizzata alla giusta temperatura ha permesso al materiale di diventare morbido, malleabile e facile da modellare in oggetti.

Come tutti i polimeri plastici, il nuovo prodotto si forma attraverso un processo di polimerizzazione in cui singole unità ripetute vengono legate insieme in una reazione chimica per formare una lunga catena.

I due studiosi hanno illustrato come le lunghe catene polimeriche della plastica Peca possono essere “rotte” termicamente a temperature di 210 °C, quindi non troppo elevate (con buoni risultati in termini di efficienza energetica), e i monomeri risultanti finiscono distillati in un prodotto pulito pronto da riciclare e riutilizzare in chiave di economia circolare.

Un nuovo materiale forte, resistente e con una vita lunga

La notizia più importante è che mentre il polistirene non va bene per gli impianti di riciclaggio della plastica, il Peca si: “Grazie alle eccellenti proprietà del materiale e alla facilità di riciclaggio, il PECA può essere impiegato in altri contesti diversi dalla semplice sostituzione del polistirene, il che migliorerebbe ulteriormente il volume di rifiuti di plastica che potrebbe essere riciclato“, hanno spiegato nell’articolo Christy e Phillips.

In termini di proprietà, la plastica Peca ha le stese caratteristiche di solidità, forza e resistenza a sollecitazioni esterne (calore, umidità, freddo), che conferiscono lunga durata al materiale.

In laboratorio è stata creata una ciotola Peca in cui è stata versata acqua. Dopo sette giorni non sono stati registrati cambiamenti nelle sue proprietà fisiche o meccaniche.