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Paramount e Skydance Media (con Kkr), via libera a fusione da 8 miliardi di dollari

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Sembra chiudersi la lunga trattativa per l’accordo di fusione tra tra Paramount Global e Skydance Media, sostenuta anche da RedBird Capital Partners e Kkr. La cifra esatta sborsata sarà ufficializzata tra oggi e domani, ma si dovrebbe aggirare sugli 8 miliardi di dollari (in parte messi dal patron di Oracle, che è della partita).

Semaforo verde per l’accordo di fusione

Dopo mesi di trattativa, arriva il semaforo verde all’accordo di fusione tra Paramount Global e Skydance Media.

Secondo quanto riportato dalla Cnbc, la chiusura del deal è arrivata grazie al lavoro di un gruppo i amministratori indipendenti della Paramount e i rappresentanti di Skydance, RedBird Capital Partners e KKR (che abbiamo imparato a conoscere bene anche in Italia).

Entro le prossime 24-48 ore ci sarà l’annuncio ufficiale e anche la cifra dietro l’accordo, che comunque si stima in circa 8 miliardi di dollari.

L’impero mediatico e tecnologico degli Ellis

Skydance, che è guidata da David Ellis, figlio del fondatore di Oracle, il miliardario Larry Ellison, avrebbe anche deciso di acquistare il 50% delle azioni di Paramount a 14 dollari ad azione, per un totale di 4,5 miliardi di dollari.

Skydance e i suoi sostenitori inietteranno inoltre 1,5 miliardi di dollari in contanti nel bilancio della Paramount per contribuire a ridurre il debito, arrivando a detenere i due terzi della società (il restante andrà agli azionisti senza diritto di voto).

Secondo quanto riportato dalla testata online, parte delle risorse necessarie all’acquisto della Paramount dovrebbero arrivare proprio dal patron di Oracle, che avrebbe tutto l’interesse ad integrare le tecnologie avanzate di cui dispone la sua azienda (anche l’intelligenza artificiale) nella media company acquisita.

Paramount, i debiti, lo streaming a pagamento e l’AI

Paramount Global ha una capitalizzazione di mercato di circa 7,6 miliardi di dollari e alla fine del 2023 aveva un debito a lungo termine di 14,6 miliardi di dollari.

Un’azienda che era ed è in crisi, nonostante possieda preziose risorse multimediali, tra cui la CBS, lo studio Paramount Pictures e una libreria di film storici, tra cui “Il Padrino”, “Titanic” e “Forrest Gump”, a cui si devono aggiungere reti via cavo come Comedy Central e Nickelodeon, il servizio di streaming in abbonamento Paramount+, con oltre 67,5 milioni di abbonati, e il suo servizio supportato da pubblicità gratuita Pluto TV, con oltre 80 milioni di utenti attivi mensili.

Gli Ellis hanno accettato questa costosa fusione per mettere le mani sui ricchi servizi streaming in abbonamento, ma anche per altri motivi. Oracle non è più il gigante tecnologico di un tempo, si è evoluta verso le tecnologie di frontiera, dal cloud all’AI.

Non è da escludere che Paramount potrebbe fornire una straordinaria miniera di dati per l’addestramento degli LLM di Oracle. Vedremo.

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