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‘Pagamenti elettronici, ecco le proposte della Leopolda’. Intervista a Sergio Boccadutri (Pd)

di Raffaele Barberio |

Sergio Boccadutri, deputato del Pd: ‘La Pubblica Amministrazione deve accettare l’ePayment senza costi aggiunti e bisogna ridurre i protocolli per aumentare l’interoperabilità tra sistemi di pagamento diversi’.

La lotta al contante e la promozione dell’ePayment protagonisti di un tavolo ad hoc alla Leopolda. Un tema caldo, quello dei pagamenti elettronici, la cui diffusione nel nostro paese rappresenta un obiettivo importante per la modernizzazione del digitale e la lotta all’evasione fiscale. Ne abbiamo parlato con Sergio Boccadutri, deputato del Pd, promotore di una proposta di legge per la promozione della moneta elettronica.

 

Key4biz.   Perché un tavolo sull’ePayment alla Leopolda 5?

Sergio Boccadutri. La Leopolda è stata innanzitutto una grande occasione di discussione e di confronto. Mi è sembrato del tutto naturale dunque portare a quel tavolo il mio contributo su un tema di cui mi occupo ormai con continuità nella mia attività parlamentare.

Key4biz.   Perché secondo lei è necessario che i pagamenti elettronici si affermino?

Sergio Boccadutri.   Perché è un argomento che può rappresentare una leva importante di sviluppo del nostro sistema Paese. Naturalmente vale per tutti, in ogni angolo del globo, ma nel nostro caso può avere un ruolo effettivamente rilevante, per varie ragioni. Un esempio su tutti: riducendo la massa di contante circolante sarà più facile anche individuare le sacche di certa evasione fiscale.

Key4biz.   Quali sono le proposte emerse dal tavolo della Leopolda 5?

Sergio Boccadutri. Abbiamo individuato alcune priorità di intervento, ad esempio ridurre i protocolli per aumentare l’interoperabilità tra sistemi di pagamento. La Pubblica Amministrazione, poi deve iniziare ad accettare pagamenti elettronici senza imporre costi aggiuntivi per l’utente, esattamente come fanno i commercianti. Infine, il tavolo ha individuato nei micro-pagamenti la leva per la diffusione dell’ePayment, perché stimolano, con l’uso quotidiano, la confidenza con lo strumento ed aumentano la sicurezza percepita da parte dei consumatori.

Key4biz.   Avete discusso anche di incentivi?

Sergio Boccadutri. Sì, innanzitutto di quelli economici, che per gli interlocutori del tavolo a cui ho partecipato vanno indirizzati sui consumatori anche con modelli premianti, come ad esempio il caso delle lotterie, mentre chi aumenta il volume delle proprie entrate con pagamenti elettronici dovrebbe ottenere semplificazioni fiscali, quali, per citarne uno, il premio per la maggiore tracciabilità. Del resto si tratta di flussi dati abbastanza gestibili. Ma è importante anche saper diversificare gli interventi, perché ci sono settori professionali ed economici per i quali occorre immaginare misure specifiche.

Key4biz. Detta così sembra tutto molto semplice, come premere un bottone…

Sergio Boccadutri.   Beh, non è proprio così, come potrà immaginare. Vorrei citare uno dei più rilevanti tra essi, quello delle infrastrutture di rete, soprattutto quella mobile, o meglio delle loro carenze. Senza le reti non è possibile effettuare pagamenti in sicurezza attraverso il proprio smartphone.

Key4biz.   E ora, finita la Leopolda, cosa si aspetta?

Sergio Boccadutri. Abbiamo fatto un dettagliato resoconto sotto forma di report, come avvenuto per ciascun tavolo della Leopolda, ma non finisce qui. Con l’associazione CashlessWay, da tempo impegnata su questi temi, lanceremo immediatamente la community #Tavolo52, con l’obiettivo di continuare a discutere e promuovere gli obiettivi che ci siamo dati, che, per parte mia, tradurrò in lavoro parlamentare. E certamente ci incontreremo ancora il prossimo anno alla Leopolda 6, e in quell’occasione faremo un bilancio sulla strada percorsa, sugli obiettivi intermedi raggiunti e su come lavorare sulle nuove proposte.