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Pagamenti digitali istantanei, Panetta (BCE): “Costi di servizio fino a un euro a transazione, troppo”

Il panorama europeo dei pagamenti digitali è in continuo fermento, soprattutto per il mercato retail, per cui l’Unione deve trovare una strategia chiara, efficace e sicura. Si paga sempre più online, attraverso carte di credito/debito e app mobili per smartphone, e la pandemia ha accelerato questo processo.

Secondo stime Finaria, le transazioni effettuate tramite sistemi di pagamento digitali hanno raggiungeranno un valore di 1.170 miliardi di dollari quest’anno e potrebbero sfiorare i 2.000 miliardi di dollari entro il 2025.

Panetta: “Un problema di autonomia e trasparenza”

Il problema, secondo Fabio Panetta, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea (Bce), intervenuto al Forum dei pagamenti (Payments Forum) organizzato dalla Banca centrale finlandese, è che l’Europa è troppo attendista su questo tema, lasciando troppo spazio di manovra ai fornitori stranieri, spesso multinazionali.

Per questo, “l’ecosistema europeo dei pagamenti digitali deve innovarsi, rendersi autonomo e indipendente sotto ogni aspetto, centrando la propria crescita sulla resilienza, la sicurezza e la libera concorrenza, a partire dallo sviluppo di soluzioni e tecnologie per il digital payment che devono nascere in Europa”, ha dichiarato nel suo intervento Panetta.

Oltre alla qualità dell’esperienza del cliente, all’efficienza dei costi, alla sicurezza e la facilità d’uso, bisogna quindi implementare l’idea di un nuovo marchio e una nuova governance di queste tecnologie completamente “made in Europe”.

Pagamenti digitali istantanei

Altro tema di massima rilevanza, oltre alla necessaria autonomia tecnologica dell’Europa in questo settore, è il monitoraggio dei pagamenti digitali istantanei (instant payments). Le autorità regolatorie europee devono facilitare il lavoro dell’industria, indicando i principi guida.

Per raggiungere questo obiettivo la Bce sta lavorando allo schema TIPS o “TARGET instant payments service”, ma serve anche che tali pagamenti digitali istantanei siano equi e offerti a condizioni vantaggiose e trasparenti al consumatore.

I costi non devono essere eccessivi e soprattutto non devono essere nascosti”, ha precisato Panetta, che poi ha aggiunto: “La nostra strategia prevede un costo di servizio fissato a 0,20 centesimi di euro a transazione, ma sappiamo che molti fornitori propongono un euro di costo per transazione e questo deve cambiare”.

Affinché tali pagamenti diventino realtà devono essere più economici e facili da utilizzare per il consumatore”, ha aggiunto.

Il membro italiano del Comitato ha poi accennato anche all’euro digitale, affermando che tale valuta potrebbe rappresentare per gli europei “una forma di pagamento sicura, nel rispetto della privacy e utilizzabile ovunque” e su questo sono in corso degli incontri preparatori tra la Bce e le altre banche centrali nazionali.

Il sistema TIPS sarà utile anche come infrastruttura di base su cui si reggerà il futuro euro digitale.

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