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Pagamenti digitali, cashback anche nel 2021 e sarà erogato da una piattaforma di Consap

cashback fiscale

Un miliardo e mezzo nel 2021 per rifinanziare il cashback e spingere i pagamenti elettronici e una piattaforma di Consap per calcolare il rimborso ed erogarlo ai consumatori. Lo prevede una nuova bozza del decreto agosto, che questa settimana dovrebbe essere esaminata dal Consiglio dei ministri.

Dunque, come anticipa ItaliaOggi il rimborso non arriverà nell’estratto conto del contribuente o direttamente sul conto corrente, come previsto nella legge di Bilancio 2020, ma transiterà sulla piattaforma che ne calcolerà anche l’importo.  

La gestione della piattaforma sarà affidata a Consap a cui è attribuita anche la funzione di gestire i rimborsi ai contribuenti. 

Dunque, il Governo continua a favorire i pagamenti digitali. Dopo il credito d’imposta del 30% delle commissioni applicate dalle banche o da altri operatori finanziari a favore dei negozianti e professionisti che accettano pagamenti con il Pos dal primo luglio 2020, l’esecutivo ha intenzione di riservare 1,5 miliardi per finanziare il cashback nel 2021, come si legge nell’ultima bozza del decreto-legge di agosto.

Cashback del 20%?

Parliamo, quindi, del rimborso di una parte della spesa, effettuata in modo elettronico, che arriverebbe direttamente sul conto o sulla carta, o, in alternativa, registrandosi a una apposita app. Lo “sconto” per i consumatori che pagheranno con la moneta elettronica sarebbe del 20% e maggiore per le spese effettuate nei centri storici.

Invece, per il 2020 le coperture del cashback non risultano, invece, ancora individuate.

Ristoro sulla carta o sul conto corrente nel rispetto della privacy dei consumatori

Sarà il Ministro dell’Economia, sentito il Garante per la protezione dei dati personali, a emanare uno o più decreti per stabilire le condizioni e le modalità attuative della misura, incluse le forme di adesione volontaria e i criteri per l’attribuzione del rimborso, anche in relazione ai volumi e alla frequenza degli acquisti, gli strumenti di pagamento elettronici e le attività rilevanti ai fini dell’attribuzione del rimborso, nei limiti dello stanziamento. 

Il cashback perché può essere utile per la lotta all’evasione e per stimolare i pagamenti elettronici

Il cashback è uno degli strumenti cruciali su cui il governo ha impostato il piano cashless per la lotta all’evasione fiscale e di conseguenza per stimolare i pagamenti digitali, che durante il lockdown hanno fatto registrare un incremento pari alla somma ottenuta dal 2011 al 2019. 

Durante lockdown pagamenti digitali al 68%: un balzo di 11 punti

Infatti, nei giorni di massima emergenza sanitaria, la percentuale di spesa pagata con carte di credito, debito o fedeltà è passata dal 57% del dato medio 2019 al 68%. Un balzo di 11 punti, paragonabile a quello misurato tra il 2011 e il 2019. Sempre durante la clausura, l’incidenza delle transazioni eseguite con carte di credito è salita dal 42 al 48%.

Il fenomeno emerge da un’elaborazione condotta per il Sole 24 Ore da Federdistribuzione sui dati delle imprese associate e relativa, per quanto riguarda il periodo del lockdown, al solo comparto alimentare, dal momento che in quei giorni la vendita di altri beni era in gran misura sospesa.

Le tendenze che emergono dallo studio sono di particolare interesse perché riguardano quasi esclusivamente acquisti in punti vendita fisici (nel campione il canale eCommerce genera poco più del 3% del fatturato).

Dunque, con il Covid-19 quasi 7 italiani su 10 hanno pagato la spesa al supermercato con pagamenti elettronici, una buon’abitudine che potrebbe essere mantenuta anche nei ristoranti e nei negozi se si beneficia di un ristoro, di un bonus. 

Bonus per ristotanti con filiera made in Italy al 100%

E un bonus arriva anche per i ristoranti, ma solo con filiera made in Italy al 100%. Nell’ultima bozza di decreto-legge agosto è stata anche inserita la norma che prevede un contributo a fondo perduto per i ristoranti che acquistano generi alimentari (vino e cibo) prodotti esclusivamente in Italia.

Al momento, la bozza non specifica quante risorse verranno inserire nel maxi Fondo dedicato al contributo. Il bonus funzionerà in questo modo: sarà erogato con un anticipo del 90% al momento della domanda a fronte di presentazione dei documenti fiscali attestanti gli acquisti effettuati, anche non quietanzati. Il saldo del 10% arriverà con la certificazione mediante presentazione della quietanza di pagamento. Il pagamento andrà effettuato con modalità tracciabile: bonifico, assegno, Pos. L’erogazione del beneficio viene effettuata nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa europea in materia di aiuti de minimis.

Sarà un decreto del ministero delle Politiche agricole ad indicare i criteri per accedere al bonus, le modalità di erogazione e le categorie di prodotto ricomprese.

Sarà una piattaforma di Consap ad attribuire ed erogare i rimborsi agli esercenti.

Infine, un’ulteriore spinta ai pagamenti elettronici potrebbe venire dall’innalzamento da 25 a 50 euro della soglia per i pagamenti contactless (dove non è necessario digitare il Pin), recentemente annunciato dal sistema bancario.

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