Indagine

Paesi anglofoni meno propensi a guardare contenuti originali in un’altra lingua

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Le nazioni anglofone sono le meno interessate a guardare contenuti in un’altra lingua straniera.

Le nazioni anglofone sono le meno interessate a guardare contenuti in un’altra lingua straniera. E’ quanto emerge da un’indagine condotta dall’Ampere Consumer media and entertainment tracker, secondo cui i paesi con la minor preferenza nei confronti di contenuti in lingua orginale e sottotitolata sono il Regno Unito e il Sud Africa.

In generale, secondo lo studio i più giovani (18-24 anni) sono più interessati ai contenuti originali rispetto ai più anziani. Sono i più giovani che guardano la maggior parte dei contenuti sottotitolati, rispetto ai più anziani che sono più propensi a guardare contenuti doppiati nella loro lingua.

Contenuti internazionali

Se i contenuti locali sono importanti per gli intervistati, grosse fette di consumatori sono molto interessati anche ai contenuti internazionali.

Ampere ha scoperto che le preferenze di visualizzazione per la lingua sottotitolata, doppiata o originale variano considerevolmente a seconda del mercato e possono generalmente essere classificate in quattro gruppi: mercati anglofoni; mercati in cui si fruisce di contenuti locali senza una forte preferenza per il doppiaggio o i sottotitoli; mercati con una più forte preferenza per il doppiaggio; mercati con una forte preferenza per i sottotitoli.

Inglesi poco interessati a contenuti sottotitolati o doppiati


I mercati di lingua inglese hanno registrato la percentuale più bassa di consumatori che amano guardare contenuti sottotitolati o doppiati. Il Regno Unito, il Sudafrica, il Canada, l’Australia e gli Stati Uniti preferiscono di gran lunga la visione di contenuti nella loro lingua locale. Anche i mercati con forti tradizioni di contenuto locale, come Francia e Giappone, mostrano caratteristiche simili.

India, Messico e Cina hanno una percentuale maggiore di consumatori che amano i contenuti sottotitolati e doppiati. Germania, Italia, Spagna e Brasile mostrano una spiccata preferenza per la visione di contenuti internazionali doppiati. La Germania è risultata la più estrema, con solo il 17% dei consumatori che vuole fruire di contenuti sottotitolati rispetto al 44% che preferisce guardare contenuti doppiati.

Scandinavia e Olanda preferiscono i sottotitoli

Scandinavia e Paesi Bassi sono mercati con una forte preferenza per i sottotitoli, con una percentuale molto bassa di consumatori a cui piacciono i contenuti doppiati, che preferiscono di gran lunga i contenuti sottotitolati o in lingua originale.

Netflix e Amazon Prime

Lo studio mirava anche a verificare se i giganti dello streaming stessero soddisfacendo le esigenze di tali mercati. Nei mercati di lingua inglese di Netflix, il 100% del suo catalogo era sottotitolato e nei mercati in cui i consumatori preferiscono i sottotitoli al doppiaggio come Svezia e Paesi Bassi, il catalogo di Netflix soddisfa questa domanda con oltre l’80% di catalogo localizzato tramite sottotitoli. Nei mercati in cui i contenuti doppiati sono preferiti, solo il 60% circa del catalogo Netflix è disponibile con audio nella lingua locale.


In confronto, Amazon Prime Video ha offerto più contenuti locali in alcuni dei suoi principali mercati al dettaglio e ha anche fornito tassi di doppiaggio più elevati, con il 70-80% del suo catalogo doppiato in alcuni paesi, come Francia, Italia e Spagna. Tuttavia, nei mercati in cui i sottotitoli sono preferiti come Messico e Paesi Bassi, solo il 40-50% del catalogo ha contenuti sottotitolati.