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Padova Soft City, al via la gara per il nuovo polo urbano dell’economia digitale

Progettare e costruire un quartiere di nuova concezione all’interno della Città di Padova, orientato ad un basso impatto ambientale, all’innovazione tecnologica e allo sviluppo sostenibile. Si tratta del progetto Padova Soft City, promosso Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Padova, finalizzato alla nascita di una smart city nell’area urbana che comprende la stazione, il Tribunale, la Fiera, il Polo universitario, la Provincia e la zona Stanga.

Il bando di idee per Padova Smart City, a cui è possibile partecipare entro il 12 giugno 2015, si pone l’obiettivo di selezionare i progetti migliori per il Master Plan dell’area Padova Soft City che darà vita ad una cittadella digitale per la crescita ed il lavoro, l’internazionalizzazione e la competitività aziendale, l’economia della conoscenza e lo scambio di best practice, includendo un territorio su cui sono attive più di 3000 imprese e dove si muovono e studiano 65 mila universitari.

Le idee progettuali, si legge nel bando, dovranno proporre strategie di rigenerazione urbana sostenibile tese alla valorizzazione di tale concentrazione di competenze e risorse, all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi pubblici, così da mettere in relazione le infrastrutture materiali di Padova Soft City «con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi vi abita e lavora» grazie all’impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità (smart mobility, ITS), dell’ambiente e dell’efficienza energetica (smart grid), al fine di migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni.

Al progetto più innovativo andrà un contributo di 25 mila euro. La Giuria inoltre, sceglierà altri quattro progetti di rilievo che saranno segnalati con “menzione d’onore” e premiati con una targa. Tutte e cinque le proposte selezionate saranno, infine, esposte presso la sede della Camera di Commercio di Padova e verranno presentate in uno contesto pubblico, nell’ambito della cerimonia di premiazione.

Il bando è aperto ad aziende, professionisti, urbanisti, architetti, ingegneri, consorzi. Il vantaggio competitivo della proposta del Master Plan di Padova Soft City, spiegano i promotori, va ricercato nel miglioramento e nella riqualificazione di risorse tangibili e intangibili della città: forza lavoro qualificata; presenza di centri di ricerca e formazione avanzati; spazi per la cultura e l’intrattenimento (le cosidette amenities); produzioni creative ed artistiche; spazi pubblici attraenti ed energeticamente efficienti e pieni di attività per residenti, lavoratori e visitatori (evitando la riproposizione di quartieri monofunzionali); azioni rivolte al potenziamento delle relazioni sociali, all’offerta di nuove opportunità di lavoro, alla promozione di stili di vita più ecologici.

Una proposta di smart governance per Padova che rompe “il vecchio schema di pianificazione urbanistica”, come hanno spiegato Franco Fabris, Paola Bagatella e Mirko Palmieri, in un articolo pubblicato ieri su SmartInnovation di ForumPA, per promuovere una nuova idea di sviluppo urbano partecipato dai cittadini, in cui “far incontrare l’approccio top down e l’energia della innovazione sociale”.

Una governance dell’innovazione (non solo tecnologica ed economica, ma principalmente sociale e culturale di un territorio) che si traduce, così, “nel saper coinvolgere, ascoltare e rispondere”, puntando alla “sostenibilità degli interventi e all’innovazione sociale, delle tecnologie e d’impresa”, per favorire un attrattività territoriale a 360°, andando a rileggere gli indirizzi della nuova Strategia Europa 2020 che si basa principalmente su specifici driver: risposta rapida a bisogni e aspettative dei cittadini; attrattività territoriale; crescita intelligente (opportunità EU2020); sostenibilità ambientale.

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