le pa si parleranno

PA, finalmente gli uffici non dovranno più chiederci sempre gli stessi dati

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Online la Piattaforma Digitale Nazionale Dati che si basa sul principio europeo “once only”: se ora è il cittadino deve farsi carico di tutti i documenti necessari per le pratiche amministrative, dal prossimo anno sarà la PA a dover pre-compilare digitalmente tutto. I cittadini accederanno alla PA una sola volta, lo Stato farà il resto.

“Già li avete i miei dati” oppure “Paganini non ripete”, per essere ironici. Il prossimo anno potremmo iniziare a rispondere così a un addetto di un ufficio pubblico quando ci chiederà, per l’ennesima volta, i nostri dati personali e/o la stessa documentazione fornita più e più volta al medesimo ufficio o ad altri della Pubblica Amministrazione. Questa rivoluzionaria semplificazione della burocrazia sarà possibile grazie alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), da oggi online.

Dal prossimo anno sarà la Pubblica Amministrazione a dover pre-compilare digitalmente tutto (ha già i nostri dati)

La piattaforma, infatti, abilita lo scambio di informazioni tra gli Enti e la Pubblica Amministrazione e favorisce l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi dati pubbliche.

PDND si basa sul secondo il principio europeo “once only”, che ribalta la dialettica tra Stato e cittadini: se ora il cittadino deve farsi carico di tutti i documenti necessari per le pratiche amministrative, dal prossimo anno sarà la Pubblica Amministrazione a dover pre-compilare digitalmente tutto. I cittadini accederanno alla PA una sola volta, lo Stato farà il resto.

I vantaggi della piattaforma per far parlare le PA 

Così con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati l’inserimento delle informazioni avviene una sola volta, permettendo a cittadini e imprese di non dover più fornire i dati che la PA già possiede per accedere a un servizio. Le amministrazioni, infatti, dopo essere state autenticate e autorizzate dalla Piattaforma, saranno in grado di scambiare dati tra loro, ed erogare così servizi in maniera più rapida ed efficace.

110 milioni ai Comuni per accelerare il trasferimento dei dati alla piattaforma

È stato anche pubblicato il primo avviso da 110 milioni di euro: i Comuni interessati ad aderire alla Piattaforma possono presentare la loro domanda entro il 17 febbraio 2023, dall’area personale di PA digitale 2026, ricevendo un voucher economico predefinito calcolato in base alla dimensione dell’Ente.