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Osservatorio Turismo Cashless: in estate +32% di pagamenti digitali. Crescono i micropagamenti

Nell’estate 2023 crescono i pagamenti digitali nel settore turistico, con un +32% di transazioni rispetto all’anno precedente e -8,5% sul valore 2022 dello scontrino medio cashless in tutta Italia, che scende a 27,9 euro a dimostrazione di una sempre crescente diffusione dei pagamenti digitali.

In testa alle province con l’aumento più elevato di transazioni senza contanti ci sono Forlì-Cesena (+61,2%), Benevento (+61%) e Piacenza (+60,9%). A Lodi si trova lo scontrino digitale più basso (18,7 euro), a Vibo Valentia il più alto (43,7 euro). La provincia in cui, invece, il ticket medio cashless è sceso di più è Trieste (-22,8%); mentre Rovigo inverte il trend, registrando l’aumento maggiore (+9%).

Nel settore della ristorazione oltre metà delle transazioni (56,4%) avviene dopo le 21.00, ma è in crescita la tendenza di anticipare la cena: aumentano del +13% i pagamenti fra le 18.00 e le 21.00.

Sono alcuni dei dati che emergono dall’Osservatorio Turismo Cashless 2023 di SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali, che ha analizzato il trend dei pagamenti digitali nei settori legati al turismo durante l’ultima stagione estiva.

L’estate cashless del comparto turistico

Nell’estate 2023 i settori turistici che hanno registrato il maggior aumento di transazioni digitali sono stati bar e club con +46,5%. Nel primo anno senza restrizioni dai tempi della pandemia, torna a crescere anche l’intrattenimento: +44,4% rispetto al 2022 per musica, concerti e cinema, +36,9% nei parchi divertimento. Il cashless si conferma un trend per caffè e ristoranti, dove i pagamenti digitali aumentano del +34,5%, e nei servizi turistici con +25,8%. In crescita, ma meno rilevante, anche il settore degli hotel che registra +8,3%.

Ristorazione, oltre un pagamento su due dopo le 21.00

Chi paga cashless nei ristoranti, d’estate preferisce cenare a sera inoltrata. Il 56,4% delle transazioni senza contanti avviene, infatti, dopo le 21.00, con una preferenza per la fascia oraria 21.00-22.00 (20,5%) e 22.00-23.00 (20,4%), mentre dopo le 23.00 viene completato il 15,5% dei pagamenti. Rispetto al 2022, però, emerge però una tendenza opposta: crescono i pagamenti digitali prima delle 21.00, +13% sull’anno precedente, mentre calano dell’8% le transazioni effettuate dopo quest’orario.

Le province più cashless

In testa alla Top 10 delle province con il maggiore aumento di transazioni digitali c’è Forlì-Cesena con il +61,2% di pagamenti cashless; segue Benevento con il +61% e Piacenza con il +60,9%. Il 4° posto, con il +60,1% dei pagamenti senza contanti è occupato da Reggio Emilia. A seguire troviamo Udine (+54,2%), Modena (+53,3%) e Bolzano (+52,8%). Chiudono la Top 10 nazionale Lodi (+51,1%), Trieste (+50,4%) e Terni (+50,2%).

Le province dove è più comune pagare con carta piccole cifre

Guardando invece agli scontrini medi cashless, i più bassi si registrano a Lodi (€18,7), Bologna (€19.6) e Modena (€19.8). Al contrario, i più alti d’Italia sono invece a Vibo Valentia (€43,7), Siena (€43,2) e Como (€42,1). Dove, invece, il ticket medio diminuisce di più dal 2022 sono le province di Trieste (-22,8%), Parma (-20,4%) e Ascoli Piceno (-20%). Scontrini cresciuti, invece, solo a Rovigo (+9%) e a Firenze (+0,1%).

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