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Osservatorio Statistico 2018 di MailUp, un anno record con 12,5 miliardi di email inviate

Un anno di email marketing raccontato dall’Osservatorio Statistico 2018 di MailUp. Numeri, grafici, andamenti e variazioni percentuali relativi ai 12 mesi del 2017, commentati in un articolo di Andrea Serventi sul blog di MailUp, che ci consentiranno di comprendere meglio il settore a partire dai dati macro, dall’analisi per tipologia di email, da alcuni settori chiave come l’ecommerce, i trasporti e le utilities, fino ai case studies.

Confrontando il 2016 con il 2017 l’Osservatorio ha evidenziato diversi trend positivi:

Più che sul fattore infrastrutturale, l’Osservatorio si è soffermato sulle “necessarie attività di manutenzione, monitoraggio, pulizia e aggiornamento”, decisive per garantire la qualità del database ed elevati tassi di recapito.

Inevitabile, inoltre, una considerazione sul GDPR, il regolamento generale europeo sulla protezione dei dati, pienamente operativo da maggio 2018: “sta avendo un impatto positivo sul canale email, riscontrabile (seppur non nel 2017, l’anno oggetto di analisi di questo Osservatorio) in un incremento dei tassi di recapito, dovuto alla maggiore attenzione delle aziende verso i propri database di destinatari”.

Tornando sull’analisi per tipologia di email inviata, nel 67,5% dei casi si tratta di newsletter, nel 31% di DEM e dell’1,5% di email transazionali.

Le newsletter confermano le performance degli anni precedenti a livello di aperture e di clic: “Questo mette in luce una raggiunta maturità del settore, capace di consolidare riconoscibilità, calendarizzazione e personalizzazione dei contenuti”.

Le email transazionali fanno invece registrare le migliori performance: “A trainare i risultati sono le aperture nel misto e B2C, che aumentano notevolmente rispetto all’anno precedente. Le email transazionali non sono più viste come mere notifiche, ma come tasselli fondamentali di brand identity e customer experience”.

Meno bene, infine, il comparto DEM (Direct Email Marketing), che secondo MailUp rileva la mancata capitalizzazione delle aperture in clic: “Assistiamo cioè a un incremento delle aperture e dei lettori unici, a cui però non corrisponde un equivalente andamento positivo dei CTR”.

Un dato quest’ultimo che ha rilevato una sostanzialmente incapacità delle aziende a convertire in azione l’attenzione dei destinatari: “Per migliorare la soglia del clic è necessario, da una parte, lavorare sul design, il copy e la struttura dell’email, dall’altra sulla coerenza tra oggetto/preheader e corpo dell’email, in modo che le aspettative del destinatario vengano soddisfatte”.

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