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Ore settimanali al lavoro: in Italia (e nella Ue) sono 37,5

In Olanda solo 33,2 in ufficio (ma il part time abbassa la media), in Serbia 43,3

Statistica interessante. Mostra le ore settimanali di lavoro a carico di un dipendente-tipo in tutti i Paesi europei, ma prima di “spiegare” il grafico occorre fare una importante premessa. La statistica è di Eurostat e comprende sia le ore lavorate da un dipendente a tempo pieno che da uno a tempo parziale e anche qualsiasi altro tipo di lavoro regolare, cioè con un contratto. Questo significa che la statistica è influenzata dalla maggiore o minore presenza di persone che lavorano, per esempio, part time. Detto questo è importante conoscere quante ore settimanali gli italiani passano al lavoro rispetto ai colleghi europei.

Quante ore settimanali di lavoro per un italiano

Vediamo i numeri e partiamo proprio dall’Italia, che è identificata nella grafica sopra con il colore nero. In Italia si lavorano in media 37,5 ore la settimana ed è, per una volta, esattamente lo stesso orario medio che si è registrato, nel 2022, nell’Unione europea: 37,5 ore. All’interno dell’Unione le differenze non mancano, però. Anzi, sono pure molto pronunciate. i “lavativi” d’Europa, per esempio, quelli che lavorano meno ore in una settimana, sono, per esempio, gli olandesi con 33,2 ore di lavoro mentre gli “stakanovisti” sono i serbi con 43,3 ore.

Se si guarda il grafico si nota, comunque, un aspetto importante, e cioè che in generale nei Paesi del Nord Europa un dipendente lavora meno rispetto ai Paesi dell’Est. Non c’è solo il record olandese ma c’è anche la Finlandia con 36,2 ore settimanali, a di sotto della media Ue. Ma anche la Danimarca con 35,4 ore, lo stesso livello della Germania, per altro. Eppoi la Norvegia con 35,5 ore mentre l’eccezione è la Svezia dove un dipendente lavora in media 38,9 ore alla settimana, sopra la media continentale.

Di contro nei Paesi dell’Est le ore settimanali al lavoro sono di più. Oltre al record serbo c’è la Polonia con 40,4 ore, la Romania con 40,2 e la Slovacchia con 39,6. Eccezioni sono la Grecia, dove si lavora effettivamente tantissimo, ben 41 ore alla settimana.

Nel Nord Europa le ore settimanali al lavoro sono di meno

Come mai nel Nord Europa si lavora meno? Beh, non è esattamente così. Il fatto è che, come detto all’inizio, che la statistica prende in considerazione le ore settimanali al lavoro anche di chi ha un contratto part time e considerando, per esempio, che in Olanda il 38,4% dei lavoratori ha un contratto part time, questi abbassano la media nazionale. E questo significa anche che nei Paesi dell’Est i dipendenti che hanno un contratto di lavoro full time sono di più e questo, al contrario, alza la media. In Italia i lavoratori che lavorano part time sono il 28,8% del totale dei lavoratori nel primo trimestre del 2023 in calo dell’1,4% rispetto allo stesso trimestre del 2022 e rispetto ad una media europea del 17%. Come sempre sono le donne a lavorare di più a tempo parziale: in Europa il 27,8% rispetto al 7,6% dei maschi.

Qual è l’orario di lavoro standard?

Ma c’è un altro motivo per il quale nel nord Europa si sta meno ore al lavoro ed è che l’orario settimanale standard è di sole 33 ore che, al giorno, fanno solo 6,6 ore rispetto alle 8 ore standard previsto nei contratti italiani. Anche questo contribuisce non poco a ridurre la media delle ore trascorse al lavoro nei Paesi del Nord Europa.

E’ il contrario di quanto accade nell’Est Europa. Non solo l’orario di lavoro settimanale è superiore e non solo perché i salari sono mediamente più bassi, per cui occorre lavorare di più, ma anche perché la struttura dell’economia è diversa. Il lavoro part time, infatti, si concentra nei servizi e non nell’industria: i Paesi dell’Est hanno una forte prevalenza dell’industria e sono meno sviluppati sul fronte dei servizi. Quindi il part time è meno diffuso e questo influisce notevolmente sulla media delle ore lavorate settimanalmente.

I dati si riferiscono al: 2022
Fonte: Eurostat, Istat

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