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Opportunità per la digital transformation della cultura: il bando “Switch”

semplificazioni

Le organizzazioni artistiche e culturali e in generale le organizzazioni del terzo settore si trovano oggi dinanzi all’inevitabile necessità di innovare, non solo per allinearsi al continuo evolversi del comportamento dell’utente, ma anche per ridisegnare i processi interni, in un’ottica di efficientamento e di risparmio di tempi e costi.

La sfida in atto è espressa in maniera molto chiara nel nuovo regolamento di riorganizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MiBACT), che pone al centro dell’azione due assets strategici estremamente significativi per il panorama culturale italiano: rafforzare le strutture per la creatività contemporanea e la digitalizzazione e, per i musei, rilanciare l’autonomia migliorandone l’efficienza organizzativa.

Digitalizzare la cultura

Digitalizzazione e autonomia costituiscono dunque due linee guida per lo sviluppo e la crescita delle istituzioni culturali italiane.

In questa direzione si è mossa, negli ultimi 10 anni, la maggior parte dei musei di tutto il mondo che, rilevata la necessità di ripensare un approccio più centrato sull’utente, ha iniziato a sviluppare progetti e programmi digitali vari e diversificati; l’Italia soffre tuttavia di un certo ritardo rispetto alla cultura dell’innovazione e, soprattutto, dell’innovazione digitale.

Secondo quanto riporta l’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e nelle Attività Culturali del Politecnico di Milano, autore di un accreditato studio di settore sul tema , sebbene si riscontri un certo fermento tra gli addetti ai lavori del settore, sostenuto da una forte richiesta di “accompagnamento nel comprendere le possibilità offerte dall’innovazione per orientare il processo di trasformazione delle istituzioni”, permangono diversi ritardi dovuti in primo luogo ad una “formazione del capitale umano poco orientata all’innovazione e al management” ma, anche, a carenze economiche e di risorse e competenze digitali.

Ancora di più oggi, in piena emergenza sanitaria, la trasformazione digitale non permette altri rinvii e diventa una condizione necessaria.

Il bando “Switch”

In questo scenario si inserisce il Bando “SWITCH_Strategie e Strumenti per la Digital Transformation nella Cultura, nuova azione dell’Obiettivo Cultura della Compagnia di San Paolo che rientra nella missione ATTRATTIVITÀ, orientata a valorizzare le identità culturali e creative di ogni territorio, per renderlo più fruibile e attrattivo.

In questo modo la Fondazione intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi si sviluppo sostenibile dell’Onu, in particolare l’obiettivo 9 dedicato all’adeguamento delle infrastrutture (in questo caso culturali) e al sostegno all’innovazione.

Le finalità del bando sono:

In particolare, il bando si prefigge di favorire e sostenere la digital transformation degli enti culturali nei settori della gestione e della valorizzazione dei beni e delle attività culturali; incentivare e supportare il rapporto tra ecosistema tecnologico del territorio di riferimento del bando (Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) e comparto dei beni culturali; promuovere un piano dell’innovazione pluriennale che supporti le istituzioni nel processo di trasformazione.

La Fondazione Links

La Fondazione LINKS, ente strumentale della Compagnia di San Paolo e del Politecnico di Torino,  contribuisce a questa operazione, che si inserisce a pieno titolo nelle azioni volte a favorire la cultura dell’innovazione portate avanti dall’organizzazione.

Nello specifico, la Funzione Strategic Scouting & Open innovation di LINKS, da anni impegnata a sostenere, attraverso soluzioni di open innovation, la trasformazione digitale di aziende ed enti culturali del territorio, ricopre per SWITCH il ruolo di mentor, lavorando per agevolare l’incontro tra enti culturali e partner tecnologici e mettendo a disposizione le proprie competenze tecnologiche e di processo per momenti di formazione e approfondimento su tematiche di project management inerenti al Bando. 

Il 28 maggio 2020 si è conclusa la prima fase del bando, con la raccolta delle candidature dei soggetti partecipanti, chiamati a presentare un piano d’innovazione pluriennale.

I soggetti selezionati saranno invitati a partecipare alla seconda fase, che prevede la presentazione di un progetto esecutivo individuato nell’ambito del piano dell’innovazione proposto.

La scadenza di presentazione dei progetti della Fase 2 è fissata alle ore 12 di giovedì 8 ottobre 2020.  

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