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Ofcom: conto troppo salato per le frequenze, dovrà restituire 218 milioni di sterline agli operatori

Tim-Vodafone

Ofcom, il regolatore britannico delle Tlc, sarà costretto a ripagare 218 milioni di sterline agli operatori mobili per aver fatto pagare troppo care le licenze per l’uso delle frequenze 900 Mhz e 1800 Mhz per l’Lte. La somma ingente che l’Ofcom dovrà ripagare agli operatori mobili è superiore a tutte le entrate per l’anno fiscale 2018/2019 dell’Autorità, che si troverà nei pasticci finanziari. Lo scrive The Register.

Tre giudici della Corte d’Appello hanno così dato ragione a EE, l’operatore controllato da BT, che potrà reclamare 82,4 milioni, a Vodafone e 02 Uk, che otterranno indietro 5 milioni a testa, e a 3 UK che riotterrà 26 milioni.

Il caso risale al 2015 e riguarda il costo delle licenze pagato per l’utilizzo delle bande 900 Mhz e 1800 Mhz per l’Lte, che all’epoca l’Ofcom aveva triplicato.

Il primo operatore a fare ricorso è stato EE, contestando l’aumento del canone presente nelle nuove regole fissate da Ofcom per l’affitto dello spettro radio mobile. A seguire anche gli altri operatori hanno fatto causa.

Non è servita a nulla la difesa di Ofcom, secondo cui gli operatori avrebbero potuto reclamare soltanto la differenza fra quanto pagato in base alle vecchie regole revocate del 2015 e quanto pagato in realtà, dopo gli aumenti fissati dall’Autorità. Ma la Corte non ha accettato l’argomentazione di Ofcom e ha applicato una sanzione più salata contro cui l’Autorità farà comunque ricorso.

In Italia il rinnovo dei diritti d’uso in banda 900 e 1800 Mhz è avvenuto nel 2016 e il Governo ha poi aperto alla possibilità di cambiare la destinazione d’uso di queste porzioni di spettro.

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