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Nuovo registro opposizioni, oltre 200mila nuovi iscritti. Mise: “Vale anche per call center dall’estero”

Sono oltre 200mila i cittadini che alle ore 17.30 di ieri si sono iscritti al nuovo registro pubblico delle opposizioni, nonostante i problemi tecnici riscontrati da molti utenti. L’ha comunicato il Ministero dello sviluppo economico che ha reso noto i dati del primo giorno di operatività del servizio, gestito dalla Fondazione Ugo Bordoni (FUB).

Ora dovrà passare un giorno lavorativo per conoscere l’esito della richiesta di iscrizione, estesa sia ai numeri di cellulari sia dei telefoni fissi non pubblicati negli elenchi telefonici. Se accettata, “entro 15 giorni sarà pienamente efficace”, fa sapere FUB. 

Ma cosa cambierà per gli iscritti al nuovo registro delle opposizioni?

Ora, però, i nuovi iscritti non dovranno aspettarsi zero telefonate di marketing indesiderate, perché il registro pubblico delle opposizioni è pensato per i call center che rispettano le regole. Quelli illegali continueranno con il loro telemarketing selvaggio fino a quando l’Autorità competente non li chiuderà per sempre il telefono.

Ma perché non la soluzione inversa, un registro per chi vuole ricevere le telefonate di marketing? 

Il nuovo registro pubblico delle opposizioni non piace a tutti i consumatori, “perché non risolve il problema”, spiegano in molti.

Alcuni avrebbero preferito, per tutelare davvero la privacy, la soluzione inversa, ossia la creazione di un registro solo per chi vuole ricevere le telefonate di marketing e la posta pubblicitaria. 

E la cybersicurezza del nuovo registro pubblico delle opposizioni?

Al momento, il registro pubblico delle opposizioni raccoglie i dati di 1,5 milioni di cittadini: ora, con l’estensione ai cellulari e a tutti i telefoni fissi il numero di dati nel database aumenterà notevolmente, un “bottino” che farà gola ai cyber criminali.

Proprio per questa paura di data breach o data leak, molti sono contrari alla creazione di una nuova grande banca dati.

Chi e in che modo gestisce la sicurezza dei dati nel registro pubblico delle opposizioni?

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