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Nuovo CAD, i rilievi delle Regioni: ‘Troppi dettagli tecnici’

agenda digitale

Dopo le critiche degli esperti, anche le Regioni esprimono i loro rilievi e presentano i loro emendamenti allo schema di decreto legislativo sul nuovo CAD (Codice dell’amministrazione digitale). La Commissione per l’Agenda Digitale della Conferenza delle Regioni, presieduta da Paolo Panontin, Assessore alle autonomie locali e coordinamento delle riforme della Regione Friuli Venezia Giulia, ha elaborato un testo ad hoc con le sue proposte di emendamento. Il parere sullo schema di decreto legislativo che modifica il vecchio CAD è sostanzialmente positivo, anche se sono state richieste alcune modifiche, trasmesse alla Commissione Affari istituzionali e generali. Rilievi che saranno discussi il prossimo 25 febbraio in Conferenza Stato-Regioni, alla presenza del ministro della Semplificazione e Pubblica Amministrazione Marianna Madia.

 

Principali criticità individuate dalle Regioni

 

Le Regioni e Province Autonome ritengono che il nuovo testo proposto di codice dell’amministrazione digitale debba rispondere ad alcune criticità fondamentali per cogliere appieno gli obiettivi prefissati dalla delega:

Coerentemente con i principi sopra menzionati sono stati proposti alcuni emendamenti che potrebbero facilitare l’attuazione del CAD nei prossimi anni.

L’assessore Panontin ha sottolineato che, benché spetti al Governo l’emanazione del Decreto legislativo, saranno le Amministrazioni regionali a farsi carico dell’applicazione del rivisto Codice dell’amministrazione digitale nel contesto delle rispettive realtà locali. “Ci auguriamo che la posizione unitaria delle Regioni, ribadita anche oggi (ieri ndr), possa essere presa in debita considerazione dal Governo”, ha osservato Panontin.

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