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Nuova ricerca FAPAV/Ipsos sulla pirateria audiovisiva, webinar live streaming il 9 luglio

Il prossimo 9 luglio, in un webinar live streaming, che si terrà alle 10:30, sarà presentata la nuova ricerca FAPAV/Ipsos relativa al fenomeno della pirateria online, con approfondimenti sull’incidenza, le tipologie di pirateria e le conseguenze che questo fenomeno comporta all’economia del nostro Paese anche in relazione al tessuto occupazionale.

Webinar di presentazione della nuova ricerca FAPAV/Ipsos

Annunciate in esclusiva per Key4Biz alcune anticipazioni sull’iniziativa: i lavori saranno aperti dal Segretario Generale della Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, Federico Bagnoli Rossi, e seguiti dalla presentazione dell’indagine da parte del Presidente Ipsos, Nando Pagnoncelli.

Seguiranno gli interventi dei rappresentanti delle associazioni di settore, aziende e Istituzioni di riferimento a commentare quanto illustrato quale momento di confronto e riflessione.

Parteciperanno:

Conclusioni:

Modera:

I danni della pirateria in Italia

Un fenomeno, quella della pirateria audiovisiva e online, che non solo diffonde comportamenti illeciti tra i più giovani e anche tra gli adulti, ma che danneggia seriamente un’industria, culturale e della creatività, che da lavoro a migliaia di persone.

A riguardo, basandoci sulla ricerca FAPAV/Ipsos dell’anno scorso, a causa della pirateria, i mancati incassi per l’industria audiovisiva toccavano i 600 milioni di euro e il danno stimato all’economia italiana sfiorava il miliardo e cento milioni, con quasi 6000 posti di lavoro a rischio.

Di circa 1,08 miliardo di euro era invece la stima del fatturato perso da tutti i settori economici italiani a causa della pirateria, mentre 455 milioni di euro era il danno stimato sull’economia italiana in termini di Pil, con 203 milioni di euro di mancati introiti fiscali.

Una presentazione, quella di quest’anno, che assume un rilievo particolare, in considerazione anche dei mesi appena trascorsi di lockdown, poiché sono stati rilevati picchi di ricerche online incentrati sui contenuti audiovisivi pirata. Ne ha parlato anche il Segretario Generale della FAPAV, Federico Bagnoli Rossi, in audizione al Senato in merito all’impatto del Covid-19 sul settore della cultura.

L’ascesa delle IPTV

Sempre in relazione al periodo di chiusura che abbiamo vissuto, “L’altro grande fenomeno che abbiamo rilevato – ha dichiarato Bagnoli Rossi – è collegato alle IPTV illegali, piattaforme che consentono per pochi euro l’accesso illecito a migliaia di canali televisivi a pagamento”.

Sempre secondo la precedente rilevazione, sono approssimativamente 5 milioni gli italiani che hanno utilizzato le IPTV illegali nel 2018 per accedere ai contenuti audiovisivi come film, serie, programmi. Circa 1 milione di persone in più rispetto al 2017.

In entrambi i casi le imprese, le associazioni di categoria, i lavoratori del settore, hanno avuto al loro fianco l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), che in questi mesi di pandemia ha operato con le Forze dell’Ordine per contrastare efficacemente siti e piattaforme illegali, IPTV comprese.

Oggi in Italia si riesce a contrastare questi fenomeni illeciti con molta più forza ed efficacia e certamente, a partire dal lavoro congiunto di Istituzioni, Autorità, Forze dell’Ordine e associazioni, nei prossimi mesi sarà fondamentale continuare su questa strada per la legalità e il pieno rilancio del settore dell’audiovisivo.

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