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Timori anti-robot nella Ue. Neelie Kroes: ‘L’automazione non minaccia il lavoro’

Unione Europea


Neelie Kroes ammonisce i produttori specializzati in intelligenza artificiale sul pericolo di un’ondata anti robot che rischia di montare nell’Ue, sull’onda del crescente timore di massicce perdite di posti di lavoro a causa dell’automazione dei processi lavorativi. Lo scrive il Financial Times, che punta i riflettori sul “cartellino giallo” mostrato ieri dal commissario per l’Agenda Digitale Ue ai produttori di robot in occasione di Automatica, la fiera di settore in corso a Monaco di Baviera.

 

Il messaggio di Kroes all’industria arriva contemporaneamente allo sblocco di consistenti fondi Ue a favore della ricerca nella robotica, pari a 700 milioni di euro, cui si aggiungono 2,1 miliardi di euro messi sul piatto dall’industria stessa.

 

Ma il clima intorno all’avanzata dei robot è teso: secondo un’indagine commissionata nel 2012 dalla Commissione Europea, il 70% degli intervistati riteneva che i robot “potrebbero rubare il loro lavoro”. Altri studi prevedono che nel giro di un decennio il 50% dei posti di lavoro sarà automatizzato. 

 

“Servono prove più forti e concrete per sostenere i vantaggi legati alla robotica e per superare l’incertezza e la sfiducia intorno ai robot”, ha detto Kroes alla platea dei produttori.

“Bisgona capire la preoccupazione e accrescere la consapevolezza dei vantaggi legati alla robotica – aggiunge – Se non lo faremo, vi assicuro che avrete la vita molto più complicata e la nostra economia ne subirà i danni”.

 

In occasione dell’ultimo World Economic Forum di Davos, Eric Schmidt, chief executive di Google, ha detto che un ampio ventaglio di lavori che in passato non sembravano automatizzabili rischiano invece di essere cancellati dallo sviluppo tecnologico.     

 

Dal canto loro, i produttori di robot sostengono, studi alla mano, che i robot sono un driver per la crescita economica, un sostegno alla concorrenza e un fattore di protezione per i posti di lavoro perché accrescono la produttività.

 

Secondo il Financial Times, per decenni le aziende europee e giapponesi hanno dominato il settore della robotica. Un dominio messo in forse negli ultimi tempi da nuovi player americani, fra cui Google e Amazon, che stanno investendo parecchio nel settore. Il timore del settore europeo è quello di una fuga di cervelli verso gli Usa. 

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