Web e fisco, Gina Nieri (Mediaset): ‘Basta asimmetrie. Per Google stesse regole degli editori’

di Raffaella Natale |

Gina Nieri di Mediaset torna a parlare delle asimmetrie esistenti tra web company ed editori e chiede che agli OTT si applichino le stesse regole.

Torna calda la questione OTT e fisco. Al centro del dibattito il Rapporto presentato dagli esperti Ue e l’avvio dell’indagine da parte della Commissione Finanze della Camera sull’economia digitale. Regole uguali per tutti. E’ quello che chiede ancora una volta Gina Nieri, Direttore Divisione Affari Istituzionali, Legali e Analisi strategiche di Mediaset, sottolineando che “Google fa attività editoriale” e dunque vanno applicate le regole esistenti per gli editori.

Per i signori di Google – ha spiegato in occasione della presentazione di un libro alla Fieg – la direttiva che li riguarda è quella dell’eCommerce, la cui unica richiesta è quella di tagliare i contenuti segnalati da qualche autorità come illegali”.

Secondo Nieri, invece, per gli Over-The-Top come Google “si devono applicare le stesse regole esistenti per i contenuti prodotti dalla tv e della carta stampata”.

 “E’ inaccettabile l’asimmetria totale di trattamento. Nel mare magnum di internet vanno a finire i nostri contenuti, quelli della carta stampata assieme a dati che vengono diffusi senza nessuna disciplina”.

 

Mediaset ormai da anni ribadisce la necessità di avere regole per i contenuti su internet al pari di quelle esistenti per gli altri media tradizionali. Nei giorni scorsi il presidente del gruppo, Fedele Confalonieri, era tornato sulla questione, definendo gli OTT: “Neocolonialisti che non pagano le tasse“.

La Nieri lo ha detto chiaramente anche nell’intervista a Key4biz in occasione del Regolamento Agcom sul diritto d’autore online (Scheda): “Non si può continuare con un ambito concorrenziale tanto sbilanciato tra i vari attori, media totalmente regolati, tv in testa, da una parte e la libera prateria anche fiscale, degli operatori globali di Internet dall’altra. E l’Europa deve insieme agli altri Paesi trovare un modo legale condiviso per il futuro“.

Esperti Ue: ‘Contro l’evasione, regole comuni’

Ci hanno pensato gli esperti della Ue che nel Rapporto presentato ieri alla Commissione europea consigliano un regime di regole comuni per l’economia digitale per fronteggiare l’evasione e politiche fiscali aggressive.

Per quanto riguarda l’Iva, gli esperti dell’Ue sono d’accordo con il principio di “destinazione”, che secondo loro dovrebbe applicarsi a tutti i beni e servizi. La raccomandazione è arrivare a un sistema Iva applicato ai servizi digitali.

Come si legge nel Rapporto, le peculiarità della ‘Digital economy’ comportano un necessitato adattamento delle regole in materia di prezzi di trasferimento, oltre che in materia di stabile organizzazione, come normalmente intese in ambito internazionale.

Francesco Boccia: ‘Bruxelles dia risposte entro fine anno’

La conclusione del gruppo di tecnici piace anche al presidente della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, primo firmatario della proposta di legge sulla tassazione degli OTT.

Mi pare una buona notizia – ha detto Boccia – visto che il Parlamento italiano da oltre un anno sta portando avanti una battaglia proprio in questa direzione”. Secondo Boccia la Web Tax “altro non è che il tentativo di far rispettare anche alle imprese che operano online e fanno profitti nel nostro Paese un regime fiscale ordinario cui sottostanno tutte le altre aziende che attive in Italia”.

A prescindere dal nome che si intende dare alla legge, ha precisato Boccia, l’importante è che “i colossi paghino come tutte le altre aziende”.

“Servono decisioni chiare e immediate: accanto alle tante migliaia di aziende italiane che pagano regolarmente le tasse, ci sono 4-5 colossi che eludono liberamente il fisco. Sono importanti le analisi degli esperti Ue ma ora è tempo di passare dagli auspici alle soluzioni, Bruxelles dia risposte entro fine anno”.

Marco Causi: ‘I sistemi fiscali devono adeguarsi all’economia digitale’

Ieri intanto la Commissione Finanze della Camera ha avviato un’indagine sulla fiscalità nell’economia digitale.

“I sistemi fiscali hanno urgente bisogno di adeguarsi alle nuove caratteristiche dei mercati nell’economia digitale, e di ciò si stanno occupando le principali istituzioni internazionali, a partire dall’Ocse, che ha prodotto un primo importante Rapporto“, ha commentato Marco Causi (Pd), della commissione Finanze della Camera.

L’indagine – ha sottolineato Causi – non si limiterà alle questioni relative ai servizi commercializzati dalle grandi piattaforme come Google. È nostra intenzione raccogliere entro due mesi materiale sufficiente a far sì che le future iniziative legislative, anche nell’ambito dell’attuazione della delega fiscale, possano evolversi con una completa conoscenza della materia, in particolare per ciò che riguarda i nuovi sistemi di tassazione delle imprese multinazionali”.