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#SosTech. Traffico dati sponsorizzato: novità controversa che piace ai consumatori Usa

Rubrica settimanale #SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe.
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Stati Uniti


Lo scorso gennaio, in occasione dell’edizione 2014 del CES (Consumer Electronics Show), l’operatore di telecomunicazioni statunitense AT&T annunciava il lancio del servizio Sponsored Data, confezionato per consentire agli utenti di smartphone e tablet di fruire di traffico dati sponsorizzato, non conteggiato in seno al piano tariffario sottoscritto. Per una panoramica delle offerte di mercato per l’accesso a Internet in mobilità, e per un confronto delle medesime, si consiglia di fare riferimento al servizio di comparazione curato dallo staff di SosTariffe.it.

 

La proposta di AT&T ha generato un animato confronto fra gli addetti ai lavori e i giornalisti della stampa specializzata. Numerose le voci critiche, fra cui quella di Nilay Patel, caporedattore presso The Verge, secondo cui il servizio Sponsored Data di AT&T costituisce una minaccia per una leale concorrenza e non porterà nel lungo termine alcun beneficio per i consumatori. Contrario anche Michael Weinberg, vicepresidente di Public knowledge, associazione non-profit statunitense impegnata nella difesa di un ecosistema digitale aperto, nella protezione dei diritti dei consumatori con riferimento all’utilizzo delle nuove tecnologie, nella promozione della creatività attraverso normative equilibrate in materia di diritto d’autore. A detta di Weinberg, il servizio Sponsored Data di AT&T è un imbroglio sia per i consumatori sia per i creatori di contenuti. La proposta di AT&T è finita anche sotto la lente d’ingrandimento della FCC (Federal Communications Communication), l’agenzia governativa indipendente cui è affidato il compito di regolare il mercato delle comunicazioni in terra statunitense.

 

Nonostante le preoccupazioni espresse da più parti, la proposta firmata AT&T sembra intercettare l’interesse dei consumatori. Negli USA, infatti, la paura di superare il monte ore o la quantità di MB previsti nelle offerte per l’accesso a Internet in mobilità sta portando gli utenti di smartphone a guardare con favore ai piani dati sponsorizzati, stando ai risultati di uno studio condotto da Wakefield Research per conto di Citrix.

 

 

“I risultati dell’indagine mostrano la miriade di modi in cui gli abbonati utilizzano i loro piani tariffari e consentono agli operatori di comprendere le abitudini degli stessi e le percezioni dei clienti circa il consumo dei dati a loro disposizione”, ha evidenziato Chris Koopmans, vicepresidente e general manager della divisione Service Provider Platforms presso Citrix. Secondo Koopmans, i piani dati sponsorizzati possono costituire una fonte crescente di redditività per gli operatori di telefonia mobile e rappresentano senza dubbio una modalità attraverso cui i fornitori di contenuti possono intercettare i bisogni dei consumatori. 

 

Fonte: http://www.citrix.com/news/announcements/apr-2014/citrix–mobile-data-users-fear-exceeding-their-quota–open-to-sp.html

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