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#Vorticidigitali. Il web risorsa per il retail. Ecco come sfruttare il cambiamento

#vorticidigitali è una rubrica settimanale a cura di @andrea_boscaro promossa da Key4biz e www.thevortex.it.
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Italia


I dati che Camere di Commercio e Confcommercio condividono danno la misura di quanto il retail soffra un po’ per la congiuntura economica ed un po’ per la forza con cui la grande distribuzione la fa sempre più da padrona: la Rete non viene generalmente rappresentata sul banco degli imputati, ma in alcuni settori – da librerie ad agenzie di viaggio – è evidente come il digitale e l’eCommerce incidano nella carne viva del retail.

 

Quello che è ancor più vero è quanto il digitale cambi la conoscenza del prodotto e del servizio da parte del consumatore che, sempre più edotto su specifiche tecniche e recensioni, si presenta nel punto vendita ormai con più informazioni del commesso stesso cercando più una relazione che un puro atto di acquisto. O, al contrario, cercando una conferma in merito alla sua scelta per poi ritornare online, agevolato in questo anche dagli smartphone (“showrooming”), a completare il suo percorso decisionale.

 

Come può allora il punto vendita difendersi da questo cambiamento?

Evidentemente, non rifiutandolo, ma sfruttandolo a proprio vantaggio senza quindi essere costretto a competere solo sul prezzo, terreno dove molto spesso non può che essere perdente.

 

Ecco i passaggi più rilevanti:

 

– il digitale per cogliere i bisogni, grazie ad una compiuta e completa presenza sulle Mappe di Google con informazioni, orari, contatti, foto e recensioni ed ancora con un sito Internet che, focalizzandosi sulla lunga coda delle ricerche degli utenti, sappia farsi trovare e preferire in virtù dei contenuti e della credibilità dell’azienda;

 

– il digitale per stimolare un nuovo desiderio soprattutto con Google Adwords che, con le nuove Estensioni di Chiamata e di Offerta e con le impostazioni georeferenziate possono costituire un ottimo modo per intercettare i consumatori e invitarli ad una scoperta dei propri prodotti e servizi ben sapendo che la pubblicità tradizionale riveste un ruolo centrale nella costruzione del bisogno e della notorietà della marca;

 

– i social media e le newsletter per fidelizzare i clienti e dare loro indicazioni utili, interessanti o divertenti per rinsaldare quella fiducia che, sola, potrà rappresentare il vero fattore distintivo del retail; – il digitale come leva per ascoltare il mercato e comprendere i cambiamenti al fine di verificare la tendenze, i segnali deboli e le opinioni che i consumatori si formano e che inevitabilmente si tradurranno in richieste e in comportamenti. Se il digitale cambia i consumatori, anche il retail non può che adattarsi e vivere il digitale non come un nemico, ma come uno strumento di lavoro.

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