Consolidamento tlc: il risiko europeo premia il titolo Telecom Italia

di Alessandra Talarico |

Il titolo di Telecom Italia sale sulla scia delle operazioni Vodafone-ONO e Numericable-SFR.

Europa


Telecom Italia

Il risiko delle tlc europee è in pieno svolgimento: oggi Vodafone ha acquisito l’operatore spagnolo ONO per 7,2 miliardi di euro e di questo fermento sta beneficiando anche Telecom Italia, che chiude la giornata di contrattazioni con un incrmeento del 3,91% a 0,823.

Sempre oggi, il miliardario franco-israeliano Patrick Drahi ha presentato il progetto di fusione tra Numericable e SFR, dopo che venerdì Vivendi, ha deciso di aprire coil suo gruppo trattative esclusive. Un colpaccio per Drahi, che ha presentato un’offerta di 15 miliardi di euro ma ha incontrato l’opposizione del governo francese, che avrebbe preferito un altro pretendente, il francese Martin Bouygues, dell’omonimo gruppo tlc.

Non a caso, anche il ministro francese all’economia digitale Fleur Pellerin ha intimato all’imprenditore di rimpatriare la sua sede fiscale in Francia: “Non sono un ispettore del fisco – ha detto la Pellerin in un’intervista al Journal du dimanche ma se Patrick Drahi acquisirà il secondo operatore mobile francese sarebbe logico che riportasse in Francia la residenza fiscale e gestisse i suoi affari da Parigi”.

 “Quello delle telecomunicazioni è un settore sensibile. Acquisire SFR darà a Drahi delle responsabilità di cui è sicuramente consapevole”, ha spiegato il ministro Pellerin, sottolineando comunque di non voler fare “un processo alle intenzioni”.

Venerdì, il ministro dell’Industria Arnaud Montebourg ha stigmatizzato il fatto che “Numericable ha una holding in Lussemburgo, Altice è quotata alla Borsa di Amsterdam. La partecipazione personale di Drahi è a Guernesey, in un paradiso fiscale di sua Maestà la regine d’Inghilterra e lui è residente in Svizzera”.

Il marchio Numericable sparirà non appena sarà completata l’acquisizione di SFR, ma la sede del nuovo gruppo Numericable-SFR resterà a Parigi e sarà quotato alla Borsa di Parigi, ha assicurato Drahi, che ha anche aggiunto che “non è in previsione il rientro della mia famiglia in Francia”.

“Investirò 3 miliardi di euro in Francia e già questo è un investimento massiccio. Se poi tutti gli imprenditori che investono in Francia rimpatrieranno i loro capitali, farò la stessa cosa domani mattina stesso”, ha chiosato.

“I ministri – ha affermato ancora Drahi – fanno il loro lavoro…Ognuno fa il suo mestiere…ma quello che posso dire è che questa unione è molto importante per l’avvenire delle telecomunicazioni francesi e creerà un campione nazionale ed europeo, mettendo insieme due imprese magnifiche, dal percorso diverso ma complementare”.