#CashlessItalia. ePayment, guida alla proposta di legge di Sergio Boccadutri

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Italia


Sergio Boccadutri

Ieri a Roma è stata presentata a Roma presso la Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati la proposta di legge dell’Onorevole Sergio Boccadutri (Sel) mirante a favorire nel nostro paese la diffusione dei pagamenti elettronici. L’Italia è afflitta da quello che è stato definito dal giovane parlamentare l’epayment divide: una grave arretratezza che affligge il nostro paese e che ne mina l’efficienza del sistema economico, favorendo l’economia sommersa e l’illegalità. L’incontro, organizzato da CashlessWay, ha permesso al legislatore di ascoltare le esperienze e le istanze delle aziende, delle istituzioni e dei consumatori, al fine di sviluppare un testo normativo il più possibile equilibrato. 
 

Questa vuole essere una guida, veloce e di facile utilizzo, alla proposta di legge presentata ieri.

 

Art. 1 fissa in 500 il limite all’utilizzo del denaro contante, andando quindi oltre il limite vigente di 1.000.

Lo stesso articolo stabilisce inoltre l’obbligo di utilizzare strumenti telematici per l’effettuazione delle operazioni di pagamento delle spese delle pubbliche amministrazioni centrali e locali e dei loro enti. Fissa poi in 5.000 euro l’importo massimo che dal 1 gennaio 2017 ogni persona fisica o giuridica può prelevare mensilmente. I suddetti limiti sono poi abbassati di anno in anno, sino ad arrivare all’importo massimo di 500 euro a regime.

A partire dal primo gennaio 2017 sono poi aumentate del 30 % le commissioni di prelievo del denaro contante eseguito tramite carta di credito, carta prepagata o carta di debito.

 

Art. 2 obbliga talune categorie di soggetti ad accettare ed effettuare pagamenti solo per mezzo di bonifici, carte di pagamenti e assegni. Si tratta in particolare delle banche e degli istituti di credito, delle sale da gioco, degli intermediari nell’acquisto o nella vendita di metalli preziosi, delle assicurazioni che vendono polizze sanitarie, delle pubbliche amministrazioni e delle università pubbliche o degli altri enti incaricati alla riscossione.

 

Art. 3 fissa termini più brevi per il rimborso da parte dei prestatori di pagamento in caso di erroneo addebito.

 

Art. 4 introduce alcune norme in materia fiscale. In particolare si stabilisce la possibilità di detrarre e dedurre, sia per le persone fisiche che per le persone giuridiche, solo le spese effettuate tramite bonifico bancario, carta di credito, carta prepagata o carta di debito.

 

Art. 5 unifica la Carta Nazionale dei Servizi e la Carta d’Identità elettronica nella Nuova Carta Di Identità elettronica (riforma importante, ma arenatasi da anni) che diventa dal 1 giugno 2017 unico strumento di autenticazione telematica per l’effettuazione di pagamenti tra soggetti privati e pubbliche amministrazioni.

 

Art. 6 introduce il divieto per le pubbliche amministrazioni e per i suoi incaricati di applicare maggiorazioni o commissioni per i pagamenti effettuati con carta di credito, carta prepagata o altra strumento di pagamento elettronico.

 

Art. 7 riprende in toto il disegno di legge del Presidente del Senato Piero Grasso relativo all’introduzione in Italia del reato di autoriciclaggio, più volte caldeggiata anche dal Premier Enrico Letta. L’introduzione di questo reato nel nostro ordinamento è fondamentale. Non solo perché, come si usa dire, “ce lo chiede l’Europa” che lo ha inserito nella direttiva 60 del 2005, ma anche e soprattutto perché questa lacuna, questo colpevole vuoto normativo ha effetti dirompenti sul tessuto economico del Paese perché consente ai criminali di investire i proventi illeciti nelle loro attività legali, favorendo cosi le imprese legate alla criminalità a discapito delle aziende sane, alterando de facto il mercato.

 

Gli ultimi due artt. trattano degli strumenti che si intendono creare per rafforzare la lotta al contante, sia dal punto di vista legale che da quello culturale. 

Art. 8 istituisce una commissione consultiva per la disincentivazione dell’utilizzo del contante che una volta insediata potrà vigilare sulla materia.

 

Art. 9 dà mandato al Governo di varare un programma di promozione dell’uso del denaro elettronico attraverso i principali mezzi di comunicazione di massa per farne meglio comprendere i vantaggi e le migliori modalità di utilizzo.