#cosedanoncredere: a chi convengono le novità Rc auto?

di di Massimiliano Dona (Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori) |

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Massimiliano Dona

Rubrica settimanale #cosedanoncredere, curata da Massimiliano Dona (@massidona), Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori (www.consumatori.it), per Key4biz. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

 

La scorsa settimana il Consiglio dei Ministri ha approvato una serie di misure (installazione della scatola nera, risarcimento del danno in forma specifica, prestazioni di servizi medico-sanitari effettuate da professionisti retribuiti direttamente dalle imprese) che dovrebbero portare a una riduzione dei premi assicurativi. Si è dato ampio risalto mediatico, soprattutto, all’introduzione della scatola nera come strumento per contrastare le frodi assicurative: non abbiamo dubbi sulla necessità di incentivare i comportamenti virtuosi degli automobilisti, ma non possiamo imputare ai soli consumatori la responsabilità delle tariffe assicurative più alte d’Europa, né d’altro canto, possiamo illuderci che incentivare l’utilizzo di questo strumento che documenta il sinistro risolva tutti i problemi.

 

Con il nuovo decreto le compagnie sono obbligate a praticare uno sconto tra il 4 e il 10 per cento a chi accetta l’installazione della scatola nera, ma le spese di funzionamento restano a carico dell’assicurato: c’è dunque il rischio che lo sconto sia annullato dai costi per il canone del servizio satellitare e non solo. Il consumatore, inoltre, potrebbe essere costretto a rimanere fedele a una determinata compagnia solo perché ha installato il suo dispositivo.

 

Un’altra novità, poi, suscita più di qualche perplessità: disincentivare l’automobilista, in caso di incidente, ad affidarsi al suo carrozziere di fiducia indirizzandolo verso quello convenzionato dalla compagnia, vuol dire fare un passo indietro nelle liberalizzazioni del settore, rischiando che alcune compagnie poco serie si rivolgano a riparatori, magari poco affidabili (ancor peggio compiacenti) a spese dell’assicurato e della sicurezza dei mezzi in circolazione. Va comunque ribadito che il consumatore deve essere informato del percorso riparativo autorizzato e che il carrozziere resta l’unico responsabile del lavoro verso il consumatore, per 24 mesi, anche se paga direttamente la compagnia: il Codice del Consumo non può essere ignorato e lasciato fuori dalle compagnie.

 

Infine i tempi più lunghi per perizie e risarcimenti ci sembrano davvero un’offesa per i consumatori danneggiati e un regalo per le lobby delle assicurazioni.

Insomma, vien da chiedersi: a chi convengono le novità Rc auto?