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#eJournalism, i ragazzi Usa scelgono lo streaming e mandano in pensione la tv

Stati Uniti


#eJournalism è una rubrica settimanale promossa da Key4biz LSDI (Libertà di stampa, diritto all’informazione). Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

 

 

La televisione è stata a lungo un appuntamento centrale della casa americana, dai primi telegiornali e le partite di baseball del 1930, diventando a poco a poco un luogo dove le famiglie potevano riunirsi per guardare film, sitcom o canali premium via cavo. Ma ora i cittadini Usa stanno spegnendo sempre di più i loro apparecchi come dimostrano i dati sul crollo dell’audience.

 

Craig Moffet e Michael Nathanson, due noti studiosi di media, hanno annunciato che televisione, banda larga e telecomunicazioni hanno perso 687.000 abbonati durante il terzo trimestre del 2013, con l’ “industria della pay-TV  che quest’ anno ha visto il peggior andamento della sua storia”.  Durante lo stesso periodo, la Time Warner Cable ha perso 306.000 abbonati tv.

 

I giovani in particolare si allontanano. I dati della Nielsen mostrano che nella fascia 18-24 anni, gli spettatori hanno guardato una media di 21 ore e mezzo di tv a settimana durante il secondo trimestre del 2013 , un’ora in meno rispetto allo stesso periodo del 2012. E se si fa il confronto con il secondo trimestre del 2011, il calo è stato dell’11%.

Questa tendenza è stata negata da alcuni addetti del settore. Il CEO di Viacom, Philippe Dauman, ha detto alla CNBC all’inizio di quest’ anno che a suo parere la necessità di ‘tirare la cinghia’ non era una minaccia. Anche nel pieno della recessione gli abbonati alla televisione via cavo, sarebbero ‘rimasti stabili’.  Ma non è del tutto vero. Il numero degli abbonati solo alla tv via cavo è calato da oltre 44 milioni nel primo trimestre del 2010 a poco più di 40 milioni nel terzo trimestre del 2013.

 

Nel 2007 c’erano circa due milioni di famiglie senza apparecchio tv; entro il 2013 questo numero salirà a cinque milioni. Nielsen rileva che le famiglie senza tv sono soprattutto quelle più giovani e composte da single. Alternative come Netflix hanno continuato a crescere, passando da poco più di 20 milioni di abbonati in streaming all’ inizio del 2011 ai quasi 28.6 milioni di abbonati durante l’estate del 2013. Gli inserzionisti stanno cominciando a inseguire i consumatori e dirottando dai budget pubblicitari televisivi  ai video online.

 

L’impatto di questa crescita del movimento ”NO-TV” non è ancora chiaro. Gli americani abbandonano i modi tradizionali di ricevere notizie e intrattenimento e si trasferiscono sull’ online dove  chiunque può avviare un semplice sito web. Certo, fare una tv via cavo è diverso, è una vera sfida , e lo dimostra il fatto che Al-Jazeera ha dovuto spendere mezzo miliardo di dollari solo per ottenere l’accesso alle frequenze che appartenevano a Current Tv.

 

Il nuovo mondo probabilmente non cancellerà il ruolo della televisione nelle famiglie americane, ma la renderà un concorrente alla pari con Internet e il mondo delle comunicazioni via mobile, che, almeno potenzialmente, possono avere un ruolo di grande diversificazione e democrazia.

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