#cosedanoncredere: abolizione dell’IMU, tentativo di dar respiro alle famiglie o solo mossa politica?

di di Massimiliano Dona (Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori) |

Italia


Massimiliano Dona

Rubrica settimanale #cosedanoncredere, curata da Massimiliano Dona, Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori (www.consumatori.it), per Key4biz. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

 

 

L’abolizione dell‘Imu darà respiro alle famiglie o si tratta di una mera mossa politica che regalerà solo qualche mese di sopravvivenza al Governo?

I dubbi sono più che legittimi, soprattutto quando accade (spesso per la verità nel nostro Paese) che, per una tassa che scompare, ne nascono subito altre due o tre della stessa natura, ma celate da nomi fantasiosi.

 

Questa volta più che mai, i contribuenti (che già pagheranno un rincaro Irpef per le coperture Imu con lo stop alle detrazioni per i premi delle polizze vita) non sono disposti ad accettare trasformismi fiscali e “giochi delle tre carte” alle loro spalle; per questo ci auguriamo che la service tax, in arrivo nel 2014, non si riveli una “super tassa” che gravi ulteriormente sulle famiglie ma, piuttosto, che serva a rendere il sistema di tassazione locale più equo e trasparente.

 

Il Presidente del Consiglio Enrico Letta, nei giorni scorsi, nel presentare la riforma ha assicurato che si tratta di un provvedimento tax free e che dunque non sono previsti ulteriori aumenti, ma i fondi necessari si ricaveranno dai tagli alla spesa pubblica improduttiva. Siamo convinti che questa sia la strada da percorrere: per ridurre la pressione fiscale è essenziale eliminare gli sprechi oltre, naturalmente, a semplificare il sistema, in modo che non accada (come allo stato attuale) che il Fisco faccia pagare ai cittadini anche il costo della burocrazia.

 

Per il perfetto funzionamento di servizi come la sanità, la scuola, la sicurezza e l’ambiente è necessario pagare le tasse, ma vorremmo la certezza che i nostri soldi servano proprio a quello e non si perdano tra gli sprechi della politica; così come siamo stanchi di vedere crescere imposte (come l’Iva) ispirate a criteri proporzionali (e non progressivi) con il risultato di aggredire i bilanci delle fasce più povere della popolazione.

 

La bassa crescita è la malattia da cui guarire e il fisco, se equo e trasparente, può essere la medicina: amara come tutte le medicine…


Guarda l’intervento di Massimiliano Dona su Imu e Iva alla trasmissione “Agorà” di Rai Tre