#cosedanoncredere: Coca-Cola, mini-confezioni e maxi-calorie?

di di Massimiliano Dona (Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori) |

Italia


Massimiliano Dona

Rubrica settimanale #cosedanoncredere, curata da Massimiliano Dona, Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori (www.consumatori.it), per Key4biz. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

 

Dal maxi formato di 250 millilitri in più alle mini confezioni il passo è breve e Coca-Cola lo fa volentieri per “offrire più scelta ai consumatori”, come sostiene nell’ultima pubblicità apparsa in questi giorni sui principali quotidiani. In molti ricorderanno lo spot del baby presidente che promuoveva il bottiglione con un bicchiere in più di bibita con le bollicine; ora con l’arrivo della bella stagione Coca-Cola si mette a dieta e propone bottiglie e lattine più piccole.

 

Guarda il video #Cosedanoncredere: Coca-Cola grande o piccola?

 

D’altronde le nuove confezioni sono sicuramente più pratiche e maneggevoli da portare in spiaggia o sorseggiare nei caldi pomeriggi estivi, ma non dimentichiamo che la Coca Cola contiene quantità importanti di zucchero (oltre il 10%) e non può essere consumata abitualmente in quanto un abuso può essere una delle cause dell’obesità.

Nella nuova campagna si legge: “per l’equilibrio energetico, tutte le calorie contano”; è il caso allora di fare qualche calcolo: consideriamo che il fabbisogno giornaliero di calorie di un individuo dipende dallo stile di vita, ma per chi conduce una vita sedentaria può essere considerato mediamente nell’ordine di 1600 Kcalorie/giorno per una donna, 1700 per un bambino in età scolare, fino a 2200 per un adulto.

 

In un bicchiere di Coca Cola ci sono circa 27 grammi di zucchero: ipotizzando che, durante il pasto a tavola, ciascun individuo beva almeno due bicchieri di bevanda “classica”, se terrà questo comportamento sia a pranzo che a cena, assumerà circa 108 grammi di zuccheri, equivalenti (secondo la stessa etichetta nutrizionale sulla bottiglia) al 116% del fabbisogno giornaliero di zuccheri.

 

Possiamo, dunque, parlare di “equilibrio energetico”?  A noi, piuttosto, sembra che cambino le confezioni, ma siano ancora “cose da non credere”!