#cosedanoncredere, quante volte lo avete detto per le ‘stranezze’ dell’Italia? Il 23 maggio, incontro tra consumatori e istituzioni

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L’incontro a Roma servirà per produrre un'agenda di azioni da sottoporre al Governo appena insediato.

Italia


Massimiliano Dona

Rubrica settimanale #cosedanoncredere, curata daMassimiliano Dona, Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori (www.consumatori.it), per Key4biz. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

 

“Click dopo click il prezzo del biglietto aereo è lievitato e il volo low-cost tra bagaglio, assicurazione, scelta del posto e pagamento con carta di credito è costato più di un volo di linea in business-class: cose da non credere!”. E’ solo una delle tante segnalazioni che ogni giorno giungono all’Unione Nazionale Consumatori da parte di consumatori indignati che ci scrivono per chiedere il nostro aiuto, raccontarci la loro esperienza o semplicemente per sfogarsi.

 

Ed ancora: “quando ho visto la bolletta non potevo crederci: più di mille euro perché ho superato la soglia di traffico mensile prevista dal mio contratto“; qualcuno, poi, si lamenta delle inefficienze della pubblica amministrazione: “la strada che percorro ogni mattina per andare al lavoro è un colabrodo: da non credere, nonostante i continui lavori di rifacimento!”.

 

Altri ci chiedono, (ma probabilmente sanno già la risposta): “sono andato da un concessionario per chiedere dell’autovettura che la pubblicità promette a soli 100 euro al mese, ma ho scoperto che in realtà è necessario un sostanzioso acconto e un saldo finale: sono stato troppo credulone? E anche: “temevo di dover rinunciare ai miei biscotti preferiti per colpa della dieta, ma nella nuova confezione c’è scritto che sono più magri, posso crederci?”.

 

D’altronde a chi non è mai capitato di esclamare “cose da non credere!” trovandosi in una situazione paradossale? Per strada, al supermercato, in banca, dal medico, ma anche leggendo una notizia sul giornale, guardando un programma in televisione o navigando sul web: la quotidianità dei consumatori è stracolma di false verità, equivoci e luoghi comuni che, talvolta, ci strappano un sorriso, altre suscitano qualche dubbio, spesso provocano indignazione e rabbia.

 

Nella convinzione che per migliorare il mercato e rilanciare i consumi è essenziale indagare sul grado di consapevolezza dei consumatori e accrescere la loro fiducia, nasce “Cose da non credere” (Roma, 23 maggio 2013), occasione d’incontro tra consumatori e istituzioni per produrre un’agenda di azioni da sottoporre al Governo appena insediato.

 

Per saperne di più visita il sito www.cosedanoncredere.it e raccontaci le tue #cosedanoncredere su Twitter.