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New Media: la nuova missione della Sala Stampa vaticana

Accogliere “altri modelli e innovazioni tecniche e forme di comunicazione”. È il primo punto dello Statuto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede (SPC) pubblicato giovedì scorso. C’è da dire che il Vaticano ha sempre guardato con interesse al progresso tecnologico legato ai nuovi media. Il Centro Televisivo Vaticano, per esempio, ha fondando il suo percorso sull’alta qualità tecnica delle immagini, uno dei temi centrali della conferenza Passaggi: comunicazione e tecnologie oltre le frontiere’.

L’evento, che si terrà il 6 e 7 ottobre prossimi presso il Media Center ‘San Pio X’ in Via della Conciliazione 5 a Roma, è promosso da HD Forum Italia (HDFI) e dalla SPC dopo la partnership siglata nel maggio scorso.

In attesa di quell’appuntamento, che celebrerà i dieci anni del’Associazione HDFI, vi proponiamo due video clip pubblicate dal magazine digitale Passaggimag nella sezione PuntoVa (goo.gl/WbYiy3).

Protagonisti mons. Dario Edoardo Viganò prefetto della Segreteria per la Comunicazione, e Greg Burke direttore della Sala Stampa. Nella prima Viganò ricorda la nascita del CTV, che tra l’altro ha realizzato i contributi di seguito. L’emittente pontificia, nata per volere di San Giovanni Paolo II, è stata pioniera nell’introduzione dell’HD e oggi produce anche in 4K/UltraHD.

Nel secondo contributo, Burke illustra la missione della Sala Stampa chiamata da sempre a dare risposte ai giornalisti provenienti da tutto il mondo.

Nel 1983 nacque il CTV che oggi è la televisione di Stato del Vaticano. La sua missione – dice il Prefetto – è: documentare l’attività del Papa e della Santa Sede e metterla a disposizione dei principali broadcaster del mondo”.

Velocità e universalità. Per Greg Burke questi sono i pilastri della missione della Sala Stampa della Santa Sede nel quadro del nuovo corso dei media vaticani.

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