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Neuralink ha installato il primo chip nel cervello umano

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Si tratta di una delle tante società fondate da Elon Musk, il cui obiettivo è curare malattie neurologiche e in futuro aiutare pazienti a riacquistare, per esempio, la possibilità di camminare

“Il primo chip di Neuralink è stato impiantato su un essere umano, che si sta riprendendo bene. I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento dei picchi neuronali”. Lunedì Elon Musk ha annunciato che Neuralink, la sua azienda che si occupa di ricerca e sviluppo di impianti cerebrali da collegare a un computer, ha installato per la prima volta un dispositivo in un essere umano. Musk non ha fornito molti dettagli su come sia andata l’operazione.

Negli scorsi anni Neuralink aveva già fatto diversi test sugli animali, e lo scorso maggio era stata autorizzata dalla Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia federale degli Stati Uniti che si occupa di farmaci e dispositivi medici, a effettuare test anche sugli esseri umani. L’impianto effettuato domenica rientra quindi nei test clinici consentiti dalla FDA, che dovranno poi essere comunque sottoposti a controlli da parte delle autorità. Se gli esperimenti funzioneranno e si riveleranno sicuri per i pazienti, Neuralink nei prossimi anni potrà chiedere alla FDA di autorizzare la commercializzazione dei propri dispositivi.

Qual è l’obiettivo di Neuralink

L’obiettivo di Neuralink è quello di sviluppare interfacce neurali impiantabili che possano migliorare la vita delle persone affette da malattie cerebrali, come la paralisi, la cecità e la sordità. L’azienda ritiene che le interfacce neurali possano anche essere utilizzate per migliorare le capacità cognitive umane, come l’apprendimento e la memoria.

In particolare, Neuralink sta lavorando a 3 progetti principali:

  • Trasferimento dei pensieri – L’obiettivo è quello di consentire alle persone paralizzate di controllare dispositivi esterni con la sola forza del pensiero;
  • Rigenerazione del cervello – L’obiettivo è quello di utilizzare le interfacce neurali per stimolare la rigenerazione delle cellule cerebrali danneggiate;
  • Potenziamento cognitivo – L’obiettivo è quello di utilizzare le interfacce neurali per migliorare le capacità cognitive umane, come l’apprendimento e la memoria.

Neuralink e la raccolta fondi di 363 milioni di dollari

Neuralink ha chiuso il 2023 con oltre 400 dipendenti e una raccolta di fondi di 363 milioni di dollari. Musk non è certo il solo nel tentativo di fare progressi nel campo, che è ufficialmente noto come ricerca sull’interfaccia cervello-macchina o cervello-computer. 

Il magnate aveva contattato per unire le forze con lo sviluppatore di impianti Synchron per un potenziale investimento. A differenza del Link di Neuralink, la sua versione con impianto non richiede il taglio del cranio per installarlo. La Synchron con sede in Australia ha impiantato il suo primo dispositivo in un paziente statunitense nel luglio 2022.