Netflix ha annunciato una crescita degli abbonati e dei ricavi migliori del previsto nel quarto trimestre nel 2020, aggiungendo 8,51 milioni di nuovi clienti per un totale di 203,66 milioni di utenti.
I ricavi sono aumentati del 21,5% su base annua a 6,64 miliardi di dollari. Sebbene la società si aspetti un piccolo rallentamento della crescita degli abbonati nel primo trimestre, ha affermato che le prospettive di fatturato sono positive e mira a raggiungere il pareggio del flusso di cassa quest’anno.
Durante l’intero anno 2020 ha ottenuto 37 milioni di nuovi abbonati, con un aumento del 31% rispetto ai 28 milioni aggiunti nel 2019.
Nel primo trimestre 2021 la crescita degli abbonati dovrebbe rallentare fino a circa 6 milioni di nuovi clienti, in calo rispetto al quarto trimestre e meno della metà dei 15,8 milioni aggiunti nel primo trimestre del 2020, quando la società ha beneficiato dello scoppio iniziale del coronavirus. I ricavi nel primo trimestre sono stimati a 7,1 miliardi di dollari, in crescita del 23,6% rispetto all’anno precedente.
Contenuti originali e il flusso di cassa
La società ha affermato di aver in gran parte ripreso la produzione di contenuti originali, con oltre 500 titoli in post-produzione o in preparazione al lancio.
Sebbene la produzione originale continui senza sosta, la società è riuscita a ridurre il suo consumo di cassa a 138 milioni di dollari nel quarto trimestre da 1,5 miliardi di dollari dell’anno precedente. Durante l’intero anno, il flusso di cassa ha raggiunto un valore positivo di 1,9 miliardi di dollari rispetto a 3,3 miliardi di dollari negativi nel 2019.
Lo streaming vola sempre più in alto
Netflix è diventato il secondo maggior gruppo televisivo europeo per ricavi alle spalle di Comcast, la casa madre americana di Sky. E’ quanto emerge da un’analisi condotta da Ampere Analysis, secondo cui Netflix detiene una quota complessiva del 6,1% dei ricavi televisivi europei, alle spalle di Comcast (Sky) che guida la classifica con una quota di mercato del 12%.
A seguire, ci sono il broadcaster pubblico tedesco ARD (5,7%) e la britannica BBC (4,2%). L’arcinemico Amazon detiene una quota del 2%, ancora alle spalle dei grandi player europei ma in ascesa.
In classifica, un po’ sopra Amazon, ci sono anche Mediaset e Rai.