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Il ‘Mago di Oz’ ricreato con l’AI per lo schermo gigante della Sphere di Las Vegas

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La celebre arena Sphere di Las Vegas proietterà, a partire dal 28 agosto, il suo primo film classico: ‘Il mago di Oz’. Tuttavia, l’evento va ben oltre una semplice riproduzione su grande schermo.

La celebre arena Sphere di Las Vegas proietterà, a partire dal 28 agosto, il suo primo film classico: ‘Il mago di Oz’. Tuttavia, l’evento va ben oltre una semplice riproduzione su grande schermo.

Un team di oltre 2.000 professionisti ha impiegato tecnologie AI per rielaborare completamente l’opera del 1939, migliorandone la qualità visiva e ampliandone i confini spaziali.

Grazie a un processo definito ‘outpainting’, l’intelligenza artificiale ha esteso le scene originali ben oltre l’inquadratura girata, generando contenuti visivi che non esistevano nella pellicola originale.

Ad esempio, un primo piano sfocato di Dorothy viene trasformato in un’immagine ad alta definizione e arricchita da dettagli dell’ambiente circostante come lo Spaventapasseri, la Strada di Mattoni Gialli e i monti di Oz.

In alcune sequenze, l’AI ha persino generato nuove angolazioni e movimenti degli attori, basandosi su dati visivi preesistenti, senza però alterare il significato dell’opera. James Dolan, CEO di Sphere Entertainment, ha sottolineato che l’obiettivo non era modificare il film, bensì immergere lo spettatore al suo interno, come se si trovasse sul set durante le riprese.

Questo progetto, oltre a offrire una nuova modalità di fruizione cinematografica, solleva interrogativi etici e artistici sul restauro e l’estensione digitale delle opere classiche.

Rappresenta una pietra miliare nell’uso dell’AI per l’intrattenimento, aprendo la strada a esperienze immersive che ridefiniscono la fruizione culturale.

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