Un’operazione da 83 miliardi di dollari che segna l’inizio di un nuovo capitolo nella storia del media entertainment e dello storytelling televisivo. L’acquisto di Warner Bros. Discovery, colosso americano dell’intrattenimento on video, da parte di Netflix, regina dello streaming, coglie tutti di sorpresa, ma senz’altro spiazza di più le aziende rivali che, fino alla fine, hanno concorso alla maxi asta. Tra queste spiccano Paramount Skydance e Comcast.
L’annuncio è arrivato questa mattina, insieme ai dettagli dell’accordo che ha un valore patrimoniale di 72 miliardi, e dovrebbe essere completato in 12-18 mesi.
Arrivano le prime critiche
In sostanza, Netflix ha messo sul piatto quasi 28 dollari per azione, superando l’offerta di Paramount Skydance, ferma a circa 24 dollari. Ed è proprio da quest’ultima, guidata da David Ellison e molto vicina all’amministrazione Trump, che arrivano le prime critiche: il processo di vendita sarebbe stato, a loro dire, orientato a favorire Netflix, nonostante la sua proposta sollevi serie preoccupazioni sulla concorrenza, vista la posizione dominante del colosso nello streaming.
Il rischio Antitrust
La notizia del merger, infatti, deve ancora passare sotto l’occhio severo delle autorità di regolamentazione e Antitrust, sia negli USA sia in Europa, ma a quanto pare si sarebbe già pensato ad una penale di recesso da 5 miliardi di dollari in caso di bocciatura.
Giudizio negativo che, in effetti, potrebbe arrivare proprio a causa del monopolio che Netflix si troverebbe ad esercitare attraverso il controllo di un concorrente che ospita HBO Max e conta quasi 130 milioni di abbonati.
Le rassicurazioni di Netflix
Nel tentativo di rassicurare le preoccupazioni, Netflix ha sottolineato che l’accordo porterebbe numerosi vantaggi agli abbonati, tra cui un catalogo più ricco di programmi e film, un aumento della produzione negli Stati Uniti e investimenti a lungo termine in contenuti originali. L’operazione contribuirebbe inoltre a creare nuovi posti di lavoro e opportunità per i talenti creativi.
L’azienda ha anche confermato l’intenzione di continuare a distribuire i film dello Studio nelle sale cinematografiche.
“La nostra missione è sempre stata intrattenere il mondo”, ha dichiarato il co-CEO di Netflix, Ted Sarandos. Anche David Zaslav, CEO di Warner Bros. Discovery, ha aggiunto: “Unendoci a Netflix garantiremo che il pubblico di tutto il mondo possa continuare a godere delle migliori storie per generazioni”.
Cosa potrebbe succedere invece
L’integrazione tra Netflix e Warner Bros rivoluzionerà sicuramente la distribuzione dei contenuti, con film che, dalle sale cinematografiche, arriveranno più rapidamente in streaming, oppure alcuni titoli direttamente sulla piattaforma. Tuttavia, l’ampliamento di un catalogo premium da parte del nuovo colosso, potrebbe portare anche a un aumento dei prezzi degli abbonamenti, avvicinandoli ai livelli statunitensi. Gli analisti, ad oggi, prevedono un impatto significativo sul mercato cinematografico, staremo a vedere.
