il dibattito

Net neutrality, Luigi Gambardella (ETNO): ‘Regole a prova di futuro per sostenere gli investimenti nelle Tlc’

di |

Per il presidente del board ETNO, ‘Aggiungere livelli di regolamentazione dove non è necessario ostacolerebbe investimenti e innovazione nella catena di valore digitale oltre ad aprire la strada a un eccesso di regolamentazione di internet in altri Paesi’.

Un approccio ‘a prova di futuro’ sulla net neutrality per assicurare sia negli Usa che in Europa, che internet continui a crescere, i consumatori continuino a beneficiarne e chi investa possa continuare a farlo per sostenere l’intensa crescita del digitale in entrambe  le economie.

E’ questo l’auspicio espresso da ETNO, l’associazione degli operatori europei di telecomunicazione, sulla scia delle ultime dichiarazioni del presidente Usa Barack Obama in merito alla necessità di tutelare la neutralità della rete.

Per il presidente del board ETNO, Luigi Gambardella, “la capacità delle telco di innovare e investire in nuove reti e servizi è essenziale per i cittadini e le imprese. Aggiungere livelli di regolamentazione dove non è necessario ostacolerebbe investimenti e innovazione nella catena di valore digitale oltre ad aprire la strada a un eccesso di regolamentazione di internet in altri Paesi’.

Gli operatori europei, da sempre schierati a favore dell’Open Internet mantengono dunque la loro posizione in sostegno a un approccio regolamentare ‘light’, così da favorire la crescita e l’innovazione.

Chiedono pertanto ai decisori politici Ue e Usa di “riconoscere i vantaggi dei sistemi di gestione del traffico, che sono strumenti utili a proteggere e a migliorare la customer experience online”.

Gli operatori di rete, ribadisce ETNO, dovrebbero inoltre avere la libertà “di sviluppare nuovi modelli commerciali, di innovare a livello dei servizi e delle reti e di offrire servizi ‘su misura’ per sostenere gli investimenti, l’innovazione e la concorrenza  sul mercato globale”.

ETNO ha partecipato alla consultazione pubblica indetta oltreoceano dalla FCC per raccogliere i pareri delle parti interessate riguardo le nuove regole elaborate dal regolatore Usa a maggio e che sono al centro dell’intervento di Obama. Oltre 4 milioni i contributi pervenuti alla FCC. Qui quello di ETNO.