L'offensiva

Net neutrality: corsie a pagamento per la pubblicità mobile?

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AdSight, permette agli operatori di monitorare quali pubblicità vengono trasmesse sulle loro reti e di bloccare selettivamente quelle data fonte sulle pagine web, nei video e nelle app utilizzate sulle loro reti. Un’arma per avviare trattative con gli inserzionisti.

Un nuovo fronte potrebbe presto aprirsi nella battaglia della net neutrality, ma non riguarderà i contenuti, bensì la pubblicità mobile.

La miccia potrebbe essere accesa dalla tecnologia AdSight  messa a punto dalla start up israeliana Shine Technology che offre agli operatori mobili la possibilità di trattare in maniera diversa un tipo di contenuto: la pubblicità che transita sulle loro reti e che genera un fatturato da miliardi di dollari. Soldi che, però, non vanno però nelle loro casse, quanto in quelle dei vari Google, Facebook e Twitter.

L’illuminazione, a Ron Porat e Roi Carthy di Shine è venuta nel dopo aver sviluppato un antivirus basato sul ‘rilevamento delle minacce in tempo reale’. Quando sono andati a proporlo agli operatori si sono resi conto che questi avevano problemi molto più pressanti del malware e dei virus  ad assillarli. Porat e Carthy hanno quindi sviluppato AdSight, che permette agli operatori di monitorare quali pubblicità vengono trasmesse sulle loro reti, da chi vengono diffuse fino al livello di impressions individuali (riconducibili cioè a un singolo utente).

La stessa tecnologia permetterebbe agli operatori di bloccare selettivamente le pubblicità di una data fonte sulle pagine web, nei video e nelle app utilizzate sulle loro reti.

Porat riferisce di Ceo sconvolti una volta a conoscenza della quantità di traffico utilizzata dagli inserzionisti, mentre Carthy anticipa che diversi operatori europei, americani ed asiatici pensano di adottare AdSight e di usarla come grimaldello per negoziare con gli ad provider un accordo di condivisione dei ricavi.

Oltre alla guerra con gli OTT, però, c’è il rischio che l’uso di AdSight possa creare qualche problema coi regolatori, soprattutto in Europa dove le regole sulla net neutrality sono state fissate (ma non ancora approvate definitivamente) in maniera molto chiara: agli operatori non è consentito bloccare alcun tipo di traffico. Il fatto però che AdSight permetta agli utenti di avvalersi del sistema o rifiutarlo (tramite le opzioni opt-in e opt-out) potrebbe risultare l’arma vincente: una volta che gli utenti hanno dato il loro consenso, gli operatori possono bloccare quante pubblicità ritengano utili al loro business.