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Negli USA Google traccia (anche) gli acquisti offline con carta di credito, perché?

pagamenti elettronici

Non vuole essere più il ‘Grande Fratello’ del mondo online, ma anche di una parte di quello offline. Negli Stati Uniti Google ha dichiarato di aver iniziato a tracciare miliardi di transazioni effettuate con carta di credito o di debito nei negozi. Perché? Vuole dimostrare che gli acquisti sono stimolati dalle campagne digitali. Se è online una campagna che pubblicizza un determinato aspirapolvere e nello stesso periodo nei negozi e centri commerciali si registra un’impennata di acquisti di quel prodotto allora Google potrà dire agli inserzionisti di investire di più sul web rispetto alla tv perché gli annunci online sono efficaci. Portano i consumatori ad acquistare, anche se non avviene in modalità e-commerce.

In che modo Google monitora i pagamenti con la carta di credito?

Google ha dichiarato che il monitoraggio avviene attraverso una tecnologia di crittografia personalizzata, non ha aggiunto altre informazioni, che cattura in forma anonima solo il tipo di acquisto, l’importo e in quale luogo è avvenuto: “la privacy dei consumatori viene rispettata”, fanno sapere dalla società con sede a Mountain View.

Non la pensa così Paul Stephens, dell’associazione Privacy Rights Clearinghouse: “Abbiamo notato dalla nostra esperienza che è estremamente difficile anonimizzare i dati”, un modo per dire che è a rischio la privacy dei consumatori che negli USA pagano senza contanti nei negozi.

E in Europa e quindi in Italia Google sta pensando di esportare lo stesso modello che definisce “rivoluzionario” per gli inserzionisti? Il Garante della privacy dell’Ue e nazionale di sicuro lo osserveranno sotto le rispettive lenti d’ingrandimento.

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